Nuova tragedia dell’immigrazione nel Mediterraneo: un pescherecchio carico di immigrati si e’ rovesciato a circa 15 miglia al largo dalla Libia. Al momento il bilancio sarebbe di 25 cadaveri recuperati e 400 migranti tratti in salvo.
Le operazioni di soccorso sono coordinate dalla sala operativa della Guardia costiera di Roma. Le condizioni del mare sono buone e a causare lo scuffiamento del natante e’ stata l’agitazione dei passeggeri non appena si sono avvicinate le unita’ di salvatggio.
Gli scafisti hanno il numero di una marocchina di Catania
Dall’imbarcazione era giunto un s.o.s. con un telefono satellitare alla Capitaneria di Catania. Nawal Soufi (fotografata anche con Greta e Vanessa), la marocchina – nota attivista anti-Assad – che a Catania si dedicherebbe all’assistenza degli immigrati e che al cellulare riceve decine di richieste di soccorso dalle imbarcazioni dei clandestini, ha riferito che in una chiamata pervenutale in tarda mattinata si chiedeva assistenza da un barcone con a bordo circa 600 persone.
Per inciso, fra i nemici di Assad ci sono anche, ma non solo, i jihadisti dell’Isis, piu’ vari altri gruppi terroristici, chiamati romanticamente “ribelli moderati”.
Secondo le prime ricostruzioni, ancora da verificare, il barcone potrebbe essersi rovesciato quando i migranti, alla vista dei mezzi di salvataggio messi in mare dalla nave della Marina irlandese “L.E. Niamh”, si sono spostati tutti su un lato. Nell’area del naufragio la Guardia costiera ha immediatamente dirottato altri due mercantili e una propria nave, la “Fiorillo”: alle operazioni di salvataggio partecipano anche due unita’ della nostra Marina militare.