Gli Stati Uniti hanno spiato politici, banchieri e aziende giapponesi, tra cui il colosso Mitsubishi.
E’ quanto emerge da nuovi documenti riservati diffusi da Wikileaks che ha rivelato una lista di 35 obiettivi delle intercettazioni, effettuate dalla National Security Agency Usa.
Tra le persone spiate dagli Stati Uniti non vi sarebbe il premier Shinzo Abe, ma membri del suo primo governo e delle istituzioni, tra cui il ministro del Commercio, Yoichi Miyazawa, e il governatore della Banca di Giappone, Haruhiko Kuroda. Le nuove rivelazioni rischiano di incrinare i rapporti tra Washington e Tokyo.
Lo spionaggio da parte della Nsa, secondo Wikileaks, risale al primo mandato di Abe, nel 2006. “Il rapporto dimostra l’invasivita’ della sorveglianza americana nel governo giapponese e indica che l’intelligence ha raccolto e analizzato (informazioni) di numerosi ministri e funzionari del governo“, ha sottolineato Wikileaks. “I documenti dimostrano la profonda conoscenza delle delibere interne del Giappone, su temi commerciali, nucleari e di politiche di cambiamenti climatici”.
Da parte di Tokyo, per ora, nessuna reazione. (AGI) .