20 gen. – Romano Prodi si schiera a favore delle elezioni primarie anche per i parlamentari, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano La Repubblica. “Se le primarie si potevano forse evitare quando c’era una seria struttura nei partiti – dice Prodi, che proprio dalle primarie fu incoronato candidato premier nel 2006 – oggi sono indispensabili”.
Questo, secondo il professore, in considerazione non solo dell’attuale legge elettorale, ma anche della debolezza dei partiti. “Negli Stati Uniti in vista delle elezioni si organizzavano solo le primarie, quindi quello strumento era il punto più forte e importante dell’attività politica – spiega Prodi -. In Europa invece i partiti avevano strutture, dinamiche interne, modelli di carriere, curriculum da costruire. Si cominciava facendo i consiglieri comunali, poi magari si diventava consigliere provinciale, se eri bravo venivi indicato come assessore e così via”.
Oggi le cose sono cambiate, in Italia i partiti hanno perso il loro ruolo di selezione della classe dirigente. “I partiti sono diventati sempre di più solo macchine elettorali – constata l’ex premier – e quindi le primarie diventano sempre più indispensabili”. (TMNews)