Avesa – Verona, i profughi di Costagrande protestano: “Vogliamo stare in città, non in collina”
Per l’ospitalità nella tenuta Costagrande ad Avesa non sono solo gli abitanti della zona a protestare, bensì anche i profughi. Nella mattina di lunedì 20 luglio, alle 9 circa, gli ospiti dell’ex collegio universitario hanno organizzato una piccola protesta con cartelli e striscioni. In particolare, i profughi stanno protestando per le condizioni in cui versano il terreno e la struttura che li ospita.
Come riporta L’Arena, i rifugiati lamentano la scarsità d’acqua, problema che riguarda l’intera zona, la scarsità di cibo e la presenza di serpenti e scorpioni nelle tende allestite per ospitarli. Alcuni cartelli riportano scritte in inglese che recitano “Non siamo in guerra, vogliamo pace”, secondo quanto riportato da L’Arena.
Il Corriere del Veneto, invece, riporta altri striscioni che spostano l’attenzione dalle condizioni della tenuta alla sua posizione. Infatti, in alcuni si legge che i profughi vorrebbero essere trasferiti in città, non tanto perchè sia più bella, ma appunto perchè la campagna sulle colline di Verona può essere un luogo disagevole. Inoltre, l’ex collegio Don Mazzi è quasi un eremo, perciò la sua posizione è davvero isolata.
veronasera.it
EGREGIO MINISTERO INTERNI , QUESTI HANNO NECESSITA’ DI ESSERE RISPEDITI AL LORO PAERSE.!