Lecce – Deve sottoporsi ad una seduta chemioterapica, ma la richiesta di rinvio dell’udienza cui avrebbe dovuto essere presente e’ stata rigettata dalla Corte.
E’ accaduto ad un’avvocatessa leccese di 44 anni, dalla quale e’ partita una segnalazione al Consiglio dell’Ordine degli avvocati del capoluogo salentino che ha stigmatizzato la condotta dei giudici.
La professionista, giorni addietro, secondo quanto si e’ appreso, aveva depositato l’istanza di rinvio dell’udienza fissata per stamattina dinanzi alla prima sezione della Corte d’Appello di Lecce, allegando le certificazioni che attestavano il ricovero presso il padiglione oncologico dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per l’infusione chemioterapica. La Corte, pero’, ha respinto la richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute. Sulla vicenda prende posizione anche lo “Sportello dei Diritti” attraverso il presidente Giovanni D’Agata sottolineando come l’avvocatessa si sia vista rigettare l’istanza di rinvio della causa malgrado avesse agito secondo le procedure previste. (AGI)
Se il certificato è falso, in galera chi lo ha fatto, ma se il certificato e vero allora in galera chi non da la possibilità di essere curata anche perché chi sta male specialmente con quel tipo di malattia è ripeto è un DIRITTO DI TUTTI I CITTADINI ESSERE CURATI, Dico solo vergogna di questo paese alla deriva!!!!