Milano, 19 gen. – E’ boom di aborti fra le donne rom che vivono nei campi non autorizzati e in quello comunale del Triboniano di Milano. Ma si registra anche una vera ‘epidemia’ di fumatori (56%), con bambini di 12 anni che hanno già sperimentato la prima sigaretta.
“Mancano la prevenzione e l’educazione a stili di vita sani”, avvertono Cinzia Colombo e Andrea Galli, due dei ‘medici di strada’ del Naga, associazione volontaria di assistenza sociosanitaria che si batte per i diritti di cittadini stranieri, rom e sinti. E’ frutto di una loro indagine il quadro allarmante sul fumo e, in particolare, sulle interruzioni di gravidanza, una voce per la quale si segnalano numeri altissimi: il 32% delle donne dai 14 anni in su ha avuto almeno un’interruzione di gravidanza (volontaria o spontanea), con una media di 3,8 aborti per donna.
Questo racconta lo studio pubblicato sulla rivista ‘Epidemiologia & Prevenzione’, presentato oggi a Milano e condotto su un gruppo di 1.142 rom perlopiù rumeni (il 96%) visitati in due anni – da gennaio 2009 a dicembre 2010 – in 14 aree della metropoli lombarda. In totale, il numero indagato dai camici bianchi del Naga equivale al 54% dei rom presenti e censiti a Milano secondo quanto dichiarato a ottobre 2008 (2.128 rom). Anche se, precisa il presidente del Naga Pietro Massarotto, “crediamo che questo numero sia sottostimato e che in realtà i rom che vivono a Milano siano circa 5 mila”.
Dall’indagine emerge, “fra gli altri gravissimi problemi, anche quello dell’abbandono in cui vive questa popolazione, emarginata dalla società e dimenticata dalla sanità. E’ questa la vera emergenza che riguarda i rom. Bisogna invertire la prospettiva”, incalza Massarotto.
L’emergenza è sanitaria prima di tutto, ma coinvolge anche aspetti come la prevenzione, l’educazione sessuale e gli stili di vita. Sul totale dei rom visitati, c’è una percentuale di fumatori da record: il 53% delle donne e il 59% degli uomini. I tabagisti incalliti – quelli da più di 20 sigarette al giorno – sono il 17% (il 22% degli uomini e il 12% delle donne). Mentre sono esattamente la metà del totale quelli che viaggiano fra le 11 e le 20 ‘bionde’.
Per non parlare delle carenze sul fronte della contraccezione: solo l’8% delle over 14 usa qualche protezione. Un dato che si lega anche all’alto tasso di aborti. Il numero medio di figli, invece, rilevano gli autori dello studio, è di 2,8. E la media cresce da 1,2 nella fascia 15-25 fino a 3,6 dai 36 ai 45 anni di età. La maggior parte delle persone visitate dai volontari del Naga è sposata o convivente – l’83% degli over 12 – mentre solo il 15% è single, e si registra un bassissimo tasso di divorzi e separazioni: l’1,7%. Le ragazze rom prendono marito in età molto giovane. E non mancano le ‘spose bambine’: “La più giovane ha 13 anni di età”, segnalano gli autori. (Adnkronos Salute)