E’ di oggi la notizia del suo arresto, nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli sulla corruzione e l’infiltrazione del gruppo dei Casalesi, che fa capo a Michele Zagaria, nell’amministrazione pubblica del Casertano.
Barbato é stato candidato al Consiglio regionale della Campania nella lista civica di centrosinistra, in appoggio a Vincenzo De Luca.
Ma Tommaso Barbato, ex parlamentare, e’ gia’ noto alle cronache dei ‘palazzi’ per essere stato il protagonista, nel giorno concitato della caduta del secondo governo Prodi, di una rissa in Aula al Senato, additato da diversi colleghi – e dalla stessa ‘vittima’ del gesto – come l’autore di uno sputo per “tradimento”.
Destinatario del gesto offensivo l’allora collega di partito, il senatore Nuccio Cusumano. Barbato ha sempre smentito di aver sputato al collega di partito, ma e’ riscontrabile nei resoconti della seduta d’Aula lo scambio acceso tra i due, con tanto di insulti da parte di Barbato nei confronti di Cusumano, che successivamente accusera’ un malore e verra’ soccorso dai commessi e portato via in barella.
Prodi, allora premier, aveva incassato la fiducia alla Camera, ma al Senato i numeri sono diversi. Pochi giorni prima si era dimesso l’allora Guardasigilli Clemente Mastella. L’Udeur esce dal governo e Prodi si presenta al Senato per la fiducia: in dichiarazione di voto, Nuccio Cusumano prende la parola e si dissocia dal suo gruppo, annunciando il voto a favore del governo. E’ in quel momento che scoppia la bagarre: Cusumano, il “traditore” – questo l’appellativo che gli viene rivolto – subisce l’aggressione verbale (con tanto di insulti) di Barbato, costringendo il presidente Franco Marini a sospendere la seduta.
Scorrendo le cronache giornalistiche di quel giorno, Barbato si e’ rivolto al collega con queste parole: “pagliaccio, traditore, venduto”, accompagnando gli insulti con le mani messe a mo’ di pistola. In Transatlantico alcuni senatori, prima presenti in Aula, riferiscono che Barbato ha sputato a Cusumano: “e’ arrivato e gli ha sputato in faccia. A quel punto Cusumano si e’ sentito male, piangeva e poi e’ svenuto”, e’ la ricostruzione fatta dai piu’. Barbato, pero’, ha sempre negato l’episodio: “Non gli ho sputato e non l’ho offeso – e’ stata la sua versione – certo, non l’ho trattato bene, ma non l’ho aggredito”. (AGI) .