Krugman feroce contro la Germania: le richieste sono una “follia vendicativa”

#TspirasLeaveEUSummit (‘Tsipras abbandona il vertice’) e #ThisIsACoup (‘Questo è un colpo di Stato’) sono i due hashtag che stanno spopolando in queste ore tra gli utenti greci (e non solo) su Twitter. #ThisIsACoup è addirittura il secondo hashtag più ritwittato al mondo.

 

Durissima la condanna anche del premio Nobel per l’Economia Paul Krugman, che sul New York Times scrive: le richieste avanzate dall’Eurogruppo alla Grecia sono una “follia vendicativa”, una “completa distruzione della sovranità nazionale” e “un grottesco tradimento di tutto quello che significa il progetto europeo”. “Il progetto europeo, che ho sempre elogiato e sostenuto, ha appena ricevuto un colpo terribile, forse fatale – osserva Krugman -. E qualunque cosa voi pensiate di Syriza o della Grecia, non sono stati i greci a darlo”.

Krugman è fortemente contrario al “PIGNORAMENTO” DEI BENI DI STATO – Il documento con gli obblighi imposti richiesti  ad Atene contiene anche il riferimento alla proposta di matrice tedesca di un trasferimento di “asset greci per un valore di 50 miliardi di euro a un fondo esterno e indipendente come l’Istituzione per la crescita di Lussemburgo, per essere privatizzati (cioè venduti, ndr) nel tempo e ridurre il debito. Tale fondo sarà gestito dalle autorità greche sotto la supervisione delle istituzioni europee”.

Germania sotto accusa anche in patria per il trattamento “umiliante” inferto alla Grecia. I media europei sono critici nei confronti dell’atteggiamento durissimo assunto dalla coppia Merkel-Schaeuble nei confronti di Atene prima durante l’Eurogruppo dei ministri delle Finanze e poi nel vertice dei leader. E Berlino finisce nel mirino anche di Twitter. “L’Europa si vendica di Tsipras”, è il titolo scelto dal quotidiano inglese ‘The Guardian’.

“A che gioco sta giocando la Germania?”, si chiede invece in prima il francese ‘Liberation’ sullo sfondo di una foto di Angela Merkel. Mentre il tedesco Spiegel, sul suo sito, parla di “catalogo di atrocità” in riferimento alle misure invocate dai ministri delle Finanze dell’Eurozona. “E’ un’umiliazione voluta della Grecia”, scrive ancora lo Spiegel.