Botte, insulti e vessazioni. Una gravidanza interrotta. La taglia offerta a chi gli avrebbe fatto ritrovare la moglie. Minacce di morte a lei e al connazionale che le aveva dato rifugio.
Un commerciante ambulante di 34 anni, originario del Bangladesh, ieri è stato arrestato dai carabinieri di Alassio (Savona), chiudendo le indagini innescate dalla denuncia della moglie, una giovane 26 anni, che si è decisa a fare denuncia dopo anni di angherie e umiliazioni. Sentita con il supporto di una psicologa, ha raccontato di come il compagno le avesse reso la vita un inferno, arrivando a farle perdere il bimbo che portava in grembo, al terzo mese di gravidanza.
Era il 2012. La ragazza ha continuato a sopportare di tutto fino a marzo di quest’anno, quando lo ha lasciato e ha chiesto aiuto e ospitalità a un conoscente residente vicino a Imperia, anche lui immigrato dal Bangladesh. L’ex compagno ha offerto soldi ai connazionali in grado di dirgli dove fossero la moglie e l’amico, poi inseguito in macchina e oggetto di un tentativo di investimento.
Il pm che ha coordinato gli accertamenti ha chiesto al gip di applicare all’uomo la custodia cautelare in carcere e così è stato. L’ambulante è accusato di maltrattamenti, lesioni, procurato aborto e minacce. Tra la denuncia della donna e l’arresto, precisano a richiesta i carabinieri di Alassio, “sono passati un paio di mesi”. tiscali