Biologo italiano ucciso in Colombia, “adescato su app di incontri”

Alessandro Coatti

Emergono nuovi sviluppi nelle indagini sulla morte di Alessandro Coatti, il biologo italiano 39enne ucciso brutalmente in Colombia

Secondo quanto riportato da un quotidiano locale, la vittima sarebbe stata attirata in una trappola tramite un’app di incontri. Coatti, contattato attraverso un falso profilo, è uscito dall’albergo credendo di incontrare una persona, ma ad attenderlo c’era una banda specializzata nelle rapine ai danni di turisti. Il biologo sarebbe stato drogato e derubato, infine ucciso e smembrato. In quattro sarebbero stati identificati a piede libero come responsabili del delitto.

Finito in una trappola

Arrivato da solo il 3 aprile e preso alloggio nel centro di Santa Marta, Coatti sarebbe quindi finito in una trappola. Le autorità colombiane avrebbero individuato quattro persone coinvolte, formalmente ricercate e svolto perquisizioni. Gli investigatori ritengono si tratti di un gruppo organizzato e sarebbe stata trovata anche la casa dove si è consumato il delitto, un’abitazione abbandonata nel quartiere San José del Pando, dove sono state trovate tracce di sangue.

La testa era in una valigia

La testa, le braccia e i piedi del ricercatore laureato alla Normale di Pisa, specializzato al Max Planck Institute, e fino a qualche mese fa dipendente della Royal Society of Biology di Londra, sono stati trovati domenica da un gruppo di bambini in una valigia nei pressi dello stadio locale, mentre altri resti sono stati rintracciati nelle ultime ore in un’altra zona della città. La polizia è riuscita a risalire all’identità di Coatti grazie al bracciale di un albergo del centro cittadino che l’uomo aveva ad un polso, mentre ulteriori dettagli sulla sua morte sono attesi dall’autopsia e dagli altri accertamenti in corso sui resti.

Voleva fare ricerche legate al suo lavoro

Un dipendente dell’ostello, come scrivono i media locali, ha riferito che Alessandro Coatti, prima di scomparire, aveva chiesto informazioni su come raggiungere Minca, zona montuosa a una ventina di chilometri da Santa Marta, per fare ricerche legate al suo lavoro. In Colombia l’uomo, che viaggiava solo, aveva tra l’altro visitato il parco naturale Tyrona. Coatti sabato sera l’uomo era uscito per recarsi in un locale notturno e non ha più fatto ritorno. Alcuni residenti avrebbe testimoniato di aver visto alcuni uomini, non identificati, abbandonare la valigia nei pressi dello stadio.
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