Ex ministro De Lorenzo riabilitato anche dal Parlamento: riavrà il vitalizio

Ex ministro De Lorenzo

Francesco De Lorenzo, 87 anni, ex ministro della Salute finito in carcere trent’anni fa con l’accusa di aver intascato una mazzetta di 7 miliardi di lire dalle aziende farmaceutiche in quello che è diventato un caso simbolo di Tangentopoli, riavrà il vitalizio parlamentare. L’ufficio di presidenza della Camera, presieduto da Lorenzo Fontana, ha infatti votato all’unanimità, anche con il parere favorevole del Movimento 5 stelle, per il ripristino dell’assegno, sospeso per decenni.

Incasserà l’assegno a decorrere dal 18 luglio del 2024, data in cui il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha deciso per la riabilitazione di De Lorenzo, accogliendo l’istanza dell’ex liberale.

Ok al ripristino del vitalizio

La votazione è avvenuta pochi minuti prima della commemorazione in Aula di Papa Francesco. Ventuno i sì: e così l’ufficio di presidenza della Camera, convocato ad hoc, decide di restituire il vitalizio all’ex ministro di Giulio Andreotti finito nella bufera di Mani Pulite e a lungo rimasto distante dalla politica italiana. Come riportato da Il Messaggero, l’ordine del giorno dell’ufficio presieduto da Lorenzo Fontana prevedeva il “ripristino dell’erogazione del trattamento previdenziale” all’ex ministro ottuagenario a seguito “dell’accoglimento da parte del Tribunale di sorveglianza di Roma dell’istanza di riabilitazione presentata” dallo stesso De Lorenzo.

Vitalizio in parte retroattivo

Torna dunque il vitalizio e sarà in parte retroattivo: l’ex parlamentare campano del Pli incasserà l’assegno a decorrere dal 18 luglio del 2024, data in cui il Tribunale di Sorveglianza di Roma aveva accolto la richiesta di riabilitazione. Un atto dovuto: prevede così infatti una delibera firmata nel 2015 dall’allora presidente della Camera Laura Boldrini sulla “cessazione degli assegni dei vitalizi e delle pensioni a favore dei deputati che abbiano riportato condanne definitive per reati di particolare gravità”. E che imponeva, appunto, la restituzione del vitalizio in caso di riabilitazione, così come avvenuto con De Lorenzo.

Il voto a favore dei Cinque stelle

A sorprendere è stato il voto favorevole dei Cinque stelle, rappresentati in Ufficio di Presidenza da Roberto Traversi, Gilda Sportiello, Filippo Scerra e l’ex ministro all’Ambiente Sergio Costa. Un cambio radicale di linea rispetto al passato quando il Movimento, guidato nel 2017 da Luigi Di Maio, chiedeva alla Boldrini di rivedere il regolamento perché troppo “morbido” proprio nel passaggio sui vitalizi.

La vicenda giudiziaria di De Lorenzo

L’ex ministro della Salute fu arrestato nel 1994 con accuse che andavano dall’associazione per delinquere alla corruzione, dal finanziamento illecito dei partiti alle false fatturazioni. Dopo la detenzione a Poggioreale un lungo percorso per pareggiare i conti con la giustizia. In mezzo anche la lotta contro un tumore e l’impegno nel sociale e nella ricerca, soprattutto nella lotta contro il cancro. Poi la lunga battaglia in tribunale per la riabilitazione, ottenuta il 18 luglio 2024 e concessa ora in Aula anche alla Camera con il vitalizio.
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