Nas, ispezione da brividi in catering a Bologna: topi morti, escrementi, cibo scaduto

carabinieri Nas

Un laboratorio infestato dai roditori, due topi morti trovati a terra insieme a tanto cibo scaduto e lasciato aperto ed esposto alle minacce infestanti

Ispezione da brividei dei Carabinieri dei Nas di Bologna, fatta negli ultimi giorni, con l’avvicinarsi al periodo dell’anno nel quale sale il numero di banchetti legati a cerimonie o eventi come i matrimoni. Un’operazione che ha portato alla chiusura di un laboratorio alimentare con sede nella bassa bolognese, specializzato in catering e organizzazione di banchetti per cerimonie o eventi.

Diverse le criticità segnalate dai carabinieri: nel deposito alimenti era in atto una pesante infestazione di roditori: oltre la presenza di numerosi escrementi sotto una delle scaffalature del magazzino, le scaffalature metalliche erano arrugginite e sporche e le derrate alimentari risultavano appoggiate direttamente a terra, anche in confezioni lasciate aperte; importanti quantitativi di alimenti freschi (mozzarella, burro, formaggio) e conservati (spezie, additivi molecolari, conserve, ecc.) avevano la data di utilizzo superata; infine è stata accertata la presenza di una “pesante infestazione da roditori”, con il ritrovamento di due topi morti nello stesso magazzino.

Oltre a questo, si è scoperto che nel laboratorio era stata avviata la produzione di conserve di frutta e verdure (confetture, sottolio, sottaceto) in vasetti di vetro con tappo metallico, assoggettate a pastorizzazione, senza preventiva esecuzione di un’adeguata valutazione del rischio legato anche al potenziale sviluppo di patogeni come il botulino, e in assenza di una dedicata procedura Haccp.

I carabinieri hanno proceduto al sequestro amministrativo di circa 150 kg di alimenti e conserve scaduti, per un valore commerciale complessivo di oltre 5.000 euro, ed elevato sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro. Dopo la richiesta alla competente Ausl, è stato disposto un provvedimento urgente di sospensione dell’attività del laboratorio alimentare, che ha un valore complessivo di circa 300.000 euro. L’azienda potrà riaprire – spiega l’Arma – solo dopo il superamento delle gravi criticità ravvisate.
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