Formigine, 65enne picchiata e stuprata da 17enne straniero

carabinieri rapina

Un ragazzo di 17 anni si trova in carcere in stato di fermo, accusato dello stupro di una donna di 65 anni avvenuto ieri intorno a mezzogiorno nella frazione di Tabina (Formigine), in provincia di Modena. I carabinieri sono risaliti al minore per l’abbigliamento che indossava e la bicicletta che utilizzava. Il 17enne è stato rintracciato in una comunità. La vittima della violenza è ricoverata in ospedale a Modena sotto choc, ha riportato numerosi traumi.

La dinamica

Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna stava percorrendo una pista ciclabile a piedi in aperta campagna quando il giovane, ospite di una struttura per minori stranieri non accompagnati, l’avrebbe avvicinata in bicicletta. Prima la donna sarebbe stata fatta cadere, poi trascinata in un fossato. Lì la violenza sessuale. La donna sarebbe anche stata picchiata nel tentativo di impedirle di urlare. Dopo la fuga del minorenne, la donna sotto choc ha chiamato i soccorsi. All’arrivo del 118, la vittima dell’aggressione aveva il volto tumefatto, immediato il trasporto in ospedale.

La sindaca: non bisogna generalizzare

“Quanto accaduto ci colpisce profondamente e lascia un senso di dolore, rabbia e smarrimento – dice la sindaca di Formigine Elisa Parenti – La violenza subita da una donna nella nostra comunità è un fatto gravissimo, che condanniamo con fermezza e senza alcuna ambiguità. Il nostro primo pensiero va a lei, alla sua sofferenza, al coraggio che ha avuto. Come istituzioni abbiamo il dovere di starle accanto, di proteggerla e di garantirle tutto il supporto necessario. Ringrazio i primi soccorritori intervenuti e le forze dell’ordine per il tempestivo lavoro investigativo che ha portato all’immediata individuazione e al fermo del presunto responsabile.

È fondamentale che la giustizia faccia ora il suo corso, in modo rapido e rigoroso. Allo stesso tempo, voglio ribadire con forza che non possiamo e non dobbiamo cedere alla tentazione della generalizzazione o della strumentalizzazione. La responsabilità è sempre individuale, mai collettiva. La nostra comunità è e resterà unita nei valori della legalità, del rispetto e della convivenza civile. Come amministrazione continueremo a lavorare per rafforzare il presidio del territorio, la collaborazione con le forze dell’ordine e i progetti di prevenzione e sensibilizzazione, soprattutto verso i più giovani. La sicurezza non è solo un tema di ordine pubblico, ma è anche il frutto di una comunità che si prende cura di sé stessa. E noi, come comunità, non volteremo lo sguardo dall’altra parte”, conclude Parenti.
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