“È la cassa del Pd”. Ecco chi ha finanziato la manifestazione di Bologna per il riarmo

Lepore Bologna

I finanziatori privati di cui ha parlato il sindaco di Bologna in riferimento alla manifestazione organizzata domenica nel capoluogo felsineo non sono altro che Legacoop Bologna, Legacoop Toscana, Cna Bologna e Cna Firenze

di Francesca Galici – A rivelarlo sono stati Matteo Lepore e Sara Furnaro, sindaco di Firenze, che hanno organizzato assieme la manifestazione. “Ringraziamo la società Elastica che ha curato gli allestimenti e ha reso possibile la sostenibilità di questa iniziativa, raccogliendo anche il contributo economico di Legacoop Bologna, Legacoop Toscana, Cna Bologna e Cna Firenze”, si legge in una nota congiunta dei due primi cittadini, esponenti del Partito democratico.

Che “Una piazza per l’Europa” sia stata finanziata dalle Coop rosse non deve certo stupire. Certo, quanto si è parlato di finanziatori privati ci si immaginava altre realtà pronte a mettere i propri fondi per il finanziamento, non cooperative come la Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. “Non siamo neanche stupiti nel leggere che Legacoop, da sempre schierata, abbia finanziato la manifestazione della sinistra indetta da Lepore, sindaco di Bologna. D’altronde il sistema delle cooperative ‘rosse’, rispetto al quale il Sindaco ed il Pd hanno sempre una grande ‘attenzione’, è la vera anima del Partito Democratico, a giudicare da quanti ex politici della sinistra hanno ricoperto incarichi nella ‘lega’”, ha dichiarato Stefano Cavedagna, eurodeputato di Fratelli d’Italia.

“Cala soltanto la maschera, dopo settimane di misteri e balletti del Sindaco sui finanziamenti. Dovrà rispondere comunque dell’utilizzo di fondi pubblici e dipendenti del Comune. Per quanto riguarda Legacoop verificheremo l’entità delle sponsorizzazioni ed eventuali irregolarità”, prosegue l’onorevole di Fratelli d’Italia, secondo il quale “dispiace però che Legacoop finisca per danneggiare l’immagine di tante cooperative eccellenti del nostro territorio che, sicuramente non schierate come loro, lavorano costantemente per il bene della nostra Italia”.

Il sistema cooperativo, ha concluso, “è serio e rigoglioso, ed è molto altro rispetto ad una Legacoop che è diventata ormai la cassa del Partito democratico. Chissà se le aziende sono contente, in questo momento specifico, di sapere che i loro soldi vengano impiegati per manifestazioni di parte”.
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