Follia gender in GB: bimbo di 3 anni cacciato dall’asilo per transfobia

asilo

Ben 94 alunni, 10 dei quali di età inferiore ai 7 anni, sono stati espulsi da scuole primarie del Regno Unito per transfobia od omofobia e altri 82 sospesi

di Massimo Balsamo – I bambini possono essere dispettosi, è noto. All’asilo spesso commettono delle marachelle. Ma in Regno Unito i bimbi possono trasformarsi in transfobici. Non è una boutade, purtroppo, ma quanto emerso dai dati del Department of Education (DfE): un bambino di tre anni è stato espulso da un asilo statale per “abusi contro l’orientamento sessuale e l’identità di genere”. In altri termini, per transfobia.

Resta un mistero come si possa accertare l’odio contro i trans, considerando che un bambino di tre anni non sa allacciarsi le scarpe. Ma i poliziotti della cultura woke sono sempre dietro l’angolo e i numeri parlano chiaro: come riportato dal Telegraph, nell’anno accademico 2022/2023 ben 94 alunni, 10 dei quali di età inferiore ai 7 anni, sono stati espulsi da scuole primarie del Regno Unito per transfobia od omofobia e altri 82 sospesi per le stesse ragioni.

Queste le amare conseguenze del non piegarsi alla dottrina dell’ideologia gender sin dalla tenera età. Storie e vicende talmente folli da essere vere: “Ogni tanto, gli estremismi dell’ideologia di genere tirano fuori una storia che sembra troppo folle per crederci, e un bambino piccolo sospeso dall’asilo per la cosiddetta ‘transfobia’ o omofobia è uno di questi esempi. Ancora peggio, questo non è un caso isolato. Secondo quanto risulta, 13 bambini di quattro e cinque anni sono stati sospesi o espulsi definitivamente dalla scuola per lo stesso motivo. Gli insegnanti e i dirigenti scolastici coinvolti in questa follia dovrebbero vergognarsi di proiettare concetti e convinzioni da adulti su bambini così piccoli” la denuncia di Helen Joyce di Sex Matters (associazione che promuove la chiarezza sul sesso nella legge, nella politica e nel linguaggio al fine di proteggere i diritti di tutti).

“È imperdonabile che l’istruzione primaria fondamentale dei bambini venga così traumaticamente sconvolta dai dirigenti scolastici che danno priorità alle richieste degli attivisti rispetto al benessere dei loro studenti” ha aggiunto Helen Joyce.
“Tutti gli alunni e il personale dovrebbero sentirsi al sicuro e protetti a scuola e non dovrebbero mai subire violenze o abusi” la versione di un portavoce del Department of Education. Il primo ministro Keir Starmer, non in carica all’epoca dei fatti, “non sostiene” simili iniziative, il breve commento del suo ufficio stampa.
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