Roma, 29 mar. – “Io sono un atlantista, nasco atlantista, ho negoziato l’accordo di libero scambio, ma quello che Trump vuole fare è demolirla l’Europa e predarla insieme a Putin. Questo non cambierà”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda, al congresso del partito che si tiene a Roma.
“E sì, se fossi al posto di Meloni – ha aggiunto – proverei a tenere questo rapporto fino all’ultimo, lo stanno facendo Macron e Starmer che chiamano Trump tutti i giorni, siamo tutti aggrappati agli Usa per ragioni ovvie, la Nato innanzitutto. Il rischio, che quasi diventa certezza, è che la guerra commerciale rischia di radere al suolo la crescita internazionale. Io penso che a un certo punto dovremo fare i conti con un fatto: ce ai bulli si risponde con la forza”. (askanews)
(ANSA) – “Quale è l’apertura a destra? Ma come funziona questa democrazia, funziona che non si parla con un avversario perché è un nemico? Perché se funziona così l’abbiamo già persa la democrazia”. Così Carlo Calenda dal palco del congresso di Azione, sottolineando che la sua è una “opposizione intransigente ma di merito, non credo che possa essere solamente nutrita da attacchi personali, non è all’altezza della storia”.