Nel pomeriggio del 3 marzo, nell’atrio della stazione di Brignole, una pattuglia della polfer era stata allertata da un viaggiatore in merito a una rapina avvenuta pochi istanti prima ai danni di un ragazzo, da parte di un gruppo di quattro giovani. Gli agenti, insieme a due militari, si sono subito recati sul binario segnalato e hanno intercettato due dei presunti autori della rapina, arrestati in flagranza di reato. Nel frattempo gli altri due (tutti di origine nordafricana) erano riusciti a far perdere le loro tracce.
A confermare il loro coinvolgimento nella rapina, le immagini delle telecamere di videosorveglianza, da cui è emerso che la vittima era stata presa di mira dai malfattori sin dal suo arrivo al binario ove attendeva l’arrivo del treno. Infatti, quando il convoglio è arrivato in stazione, due di loro hanno seguito il ragazzo e si sono accomodati nella sua stessa carrozza, il terzo è rimasto all’esterno con atteggiamento guardingo e il quarto, salito a bordo per ultimo, ha strappato dal collo della vittima una collana d’oro e immediatamente è scappato.
Il giovane prontamente ha reagito, tentando di inseguirlo, ma è stato aggredito dai tre complici che volevano fare in modo che l’autore materiale della rapina riuscisse a scappare.
Considerata la gravità del reato e la pericolosità dei soggetti, noti alla polizia ferroviaria per analoghi episodi, gli operatori hanno dichiarato i due fermati in stato di arresto per concorso in rapina impropria, a riguardo, il pm ne ha disposto l’associazione presso il carcere di Marassi.
Successivamente sempre la polfer, attraverso un’articolata indagine, è riuscita a risalire anche agli altri due complici: due connazionali, arrestati in precedenza.
Il gip ha emesso nei loro confronti la misura della custodia cautelare in carcere: i due, che nel frattempo si sono resi irreperibili in questa giurisdizione, nella serata di ieri 24 marzo sono stati rintracciati da personale del commissariato di polizia Villa San Giovanni di Milano, nell’ambito di un servizio contro lo spaccio di droga. Dunque sono stati portati nel carcere di San Vittore.
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