I leader dell’Unione Europea sono ora d’accordo sul fatto che l’UE debba essere pienamente in grado di difendersi da un attacco russo entro il 2030, nonostante le precedenti resistenze alla scadenza da parte di alcuni Paesi, ha detto venerdì il primo ministro polacco Donald Tusk. L’Europa sta aumentando drasticamente la spesa per la difesa a causa della preoccupazione che gli Stati Uniti, che hanno garantito la sicurezza dell’Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, non siano più disposti a farlo, spostando la loro attenzione sull’Indo-Pacifico.
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Ma non tutti i Paesi dell’UE sono ugualmente impegnati ad aumentare la spesa per la difesa, soprattutto quelli geograficamente più lontani dalla Russia. Parlando dopo un vertice dei leader dell’UE che ha discusso il piano dell’UE per aumentare la prontezza della difesa, Tusk ha detto che i Paesi che ora spendono meno di altri per la difesa sono stati riluttanti ad accettare lo schema quinquennale proposto dalla Commissione europea.
“Dietro le quinte… ha suscitato alcune emozioni. Soprattutto nei Paesi che spendono poco per la difesa. Ci sono diversi grandi Paesi che spendono ancora poco. E non vogliono spendere di più. Per ora”, ha dichiarato Tusk in una conferenza stampa.
“La nostra posizione, condivisa con Danimarca e Svezia, era che più la Russia è in vantaggio oggi, più dobbiamo affrettarci. Alla fine abbiamo accettato, come Consiglio europeo, l’impegno che entro il 2030 l’Europa deve ottenere piene capacità di difesa”, ha detto Tusk.
“Entro il 2030 l’Europa deve essere, in termini di esercito, armi, tecnologia, chiaramente più forte della Russia. E lo sarà”. Tusk ha detto che la scadenza di cinque anni corrisponde all’analisi del capo della Nato Rutte, secondo cui questo è il tempo che l’Europa ha a disposizione prima che la Russia ricostruisca le sue capacità offensive, dopo le perdite subite in Ucraina, in misura sufficiente per essere pronta ad attaccare l’Europa. Ha precisato che ciò non significa che l’Europa si aspetti un attacco da parte della Russia nel 2030.
“È fondamentale che l’Europa sia davvero in grado di difendersi e di scoraggiare Putin”, ha detto Tusk. “Oppure, non si tratta tanto di difendersi quanto di dimostrare con i fatti, con le decisioni, che la Russia di Putin non ha alcuna possibilità contro un’Europa unita e ben armata. È l’unico metodo efficace per evitare una guerra”.
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