L’Ucraina non rinuncia alla Crimea. Lo dice in maniera netta il presidente Volodymyr Zelensky, fissando un paletto nella strada dei negoziati per porre fine alla guerra con la Russia. Gli Stati Uniti, mediatori nel dialogo, a più riprese hanno prospettato l’ipotesi concreta – se non scontata – di cessioni territoriali da parte dei Kiev.
Pace con cessione di territori?
La Russia ha annesso la Crimea sin dal 2014 e, nel conflitto, ha parzialmente invaso Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, tutte considerate annesse. Nella telefonata di ieri con il presidente americano Donald Trump, dice Zelensky, non è stato affrontato il tema delle cessioni territoriali e in particolare della Crimea. “E’ una penisola ucraina, il presidente Trump non ne ha parlato con me”, dice il presidente ucraino nella conferenza con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store.
In Crimea, prosegue Zelensky, “si possono fare tante cose. Hotel a cinque stelle, tanti edifici diversi”, ma senza gli ucraini, ha precisato, i turisti non arriveranno. Sotto il controllo russo, la Crimea ”sta semplicemente morendo”. (Adknronos)
Crimea 2015 – festeggiamenti per il ritorno alla Russia