“Incredibile vedere come il governo Meloni sia ossessionato dalla sua personale lotta contro tutto ciò che favorisce inclusione”
Così Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd: “Invece di concentrarsi sui problemi reali della scuola, spende le sue energie a reprimere qualsiasi segno di apertura verso il rispetto per le identità di tutte e tutti. Vietare asterischi e schwa nelle comunicazioni scolastiche non c’entra nulla con la chiarezza linguistica, ma ha un chiaro significato politico: negare l’esistenza di chi non si riconosce nel binarismo di genere”.
“Usare un linguaggio inclusivo non è un capriccio ma uno strumento per fare sentire tutte e tutti visibili e rispettati. Il governo Meloni finge di ignorarlo e si rifugia dietro un’interpretazione rigida della lingua, che per fortuna è viva, in continua evoluzione e riflette i cambiamenti della società. Non sarà certo una circolare a fermare ciò che soprattutto le nuove generazioni chiedono: rispetto per tutte le identità di genere. Il mondo va avanti anche senza il permesso di Valditara e Meloni”. Adnkronos
Asterisco e schwa
L’Accademia della Crusca, si legge in una nota del ministero dell’Istruzione e del Merito, “ha più volte evidenziato che tali pratiche non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego, specialmente nei documenti ufficiali, ostacola la leggibilità e l’accessibilità dei testi. L’uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace”