Roma, donna stuprata al parco della Caffarella: tre stranieri arrestati

carabinieri notte

Violenza sessuale nel parco della Caffarella, dove una donna è stata aggredita e abusata. Il fatto è emerso grazie alla segnalazione alle forze dell’ordine di un passante che il 14 ottobre 2024 ha notato la vittima in stato confusionale all’interno dell’area verde. La donna ha quindi raccontato ai carabinieri di essere stata violentata durante la notte in una baracca nascosta nel parco.

Il crack sulla Togliatti

Secondo la sua testimonianza, la vicenda ha avuto inizio in viale Palmiro Togliatti, all’altezza del Quarticciolo, dove la donna aveva incontrato un conoscente al quale aveva chiesto una dose di crack. L’uomo, accompagnato da un’altra persona, l’ha convinta a seguirlo fino a una baracca all’interno del parco della Caffarella, dove si trovava anche un terzo individuo. Dopo aver consumato la droga, il suo conoscente le avrebbe chiesto un rapporto sessuale.

La violenza sessuale

Al suo rifiuto, la donna sarebbe stata colpita con schiaffi e costretta ad avere rapporti sessuali con due degli uomini presenti. Inoltre, la vittima ha denunciato di essere stata minacciata con un fucile e successivamente costretta dal suo conoscente a subire ulteriori violenze sessuali tra la vegetazione del parco, dove si è poi risvegliata in stato confusionale.

Le indagini dei carabinieri

Le indagini dei carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano, supportate dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza, dalle testimonianze raccolte e dal sopralluogo nella baracca, hanno portato all’individuazione dei presunti responsabili. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto dal Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Chi sono gli arrestati

I destinatari del provvedimento sono due cittadini indiani di 31 e 33 anni e un cittadino pakistano di 30 anni, tutti senza fissa dimora e con precedenti. Durante il sopralluogo, i carabinieri hanno inoltre rinvenuto e sequestrato un fucile monocanna calibro 28 con sei munizioni dello stesso calibro. Gli indagati sono stati rintracciati e condotti nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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