“Assolutamente no, non ci penso proprio”: così Rosy Bindi ha risposto a chi le ha chiesto se comprerebbe mai un’auto Tesla
Intervistata a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, l’ex ministra e presidente Pd ha poi aggiunto: “Anzi vi racconto una cosa. Ho investito qualche risparmio affidandomi alla mia banca perché non ci capisco molto e recentemente ho scoperto di avere in questo pacchetto un piccolissimo investimento in Tesla, delle azioni, e le ho vendute immediatamente“.
Sullo sfondo la scoperta fatta dal Foglio sull’auto di Nicola Fratoianni e sua moglie Elisabetta Piccolotti, massimi esponenti di sinistra. Interpellati dal quotidiano, hanno confessato di avere una Tesla e di averla presa “prima che Musk diventasse nazista”. Infine, hanno promesso che la venderanno.
Parlando del suo “portafoglio” di investimenti, poi, la Bindi ha spiegato: “Ho scoperto che c’erano anche delle cose legate ad industrie che vendevano armi: ho venduto subito anche quelle”. Sulla vendita delle azioni Tesla, invece, ha detto di averlo fatto “prima del grande crollo, durante la campagna elettorale americana”. Ma ha anche assicurato di non averci perso molto: “Una sciocchezza, ma cosa volete, non ho molto da investire”.
Cambiando argomento, l’ex ministra ha detto che sarà in piazza a Roma sabato 15 marzo. “Cercherò la parte della piazza che mi piace di più, cioè quella di coloro che più che il riarmo cercano la pace”, ha sottolineato. Sulla linea di Elly Schlein sul ReArm Europe, invece, ha affermato di trovarla “assolutamente condivisibile, la segretaria è stata molto chiara”.
E su chi pensa di fare un congresso è stata netta: “Approfittare di un argomento così importante come la difesa europea e la pace è una cosa che non porta bene, da anni, al Pd. Ed è meschino che lo si pratichi intorno ad un tema così importante come la pace”.
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