‘Le guerre si vincono prima di combatterle’ e le vittime di una guerra sono sempre la verità e i civili
Di Armando Manocchia – L’ascesa al potere dei Nazisti pose fine alla Repubblica di Weimar, la democrazia parlamentare costituita in Germania dopo la prima guerra mondiale.
L’ascesa al potere degli Euromani, di quei paesi europei che si sono uniti in base a principi e valori quali: libertà, democrazia, uguaglianza, e stato di diritto, nonché promozione della pace e della stabilità, ha posto fine alla democrazia.
E’ sempre stato raccontato che l’unione dei paesi europei sarebbe stata la fine delle guerre tra loro. E questo, per ora, è vero, ma quando si è guerrafondai nel DNA, la pace non può durare. Bisogna sempre avere un nemico da combattere e, quando non c’è, lo si inventa. Esattamente come hanno sempre fatto i ”compagni” e come continuano a fare i loro discendenti (il Pd) che sulla pace ci vivono di rendita. Si, perché da un lato inscenano battaglie politiche di pacifismo e dall’altra occupano poltrone a raffica nella filiera delle armi.
Torniamo alla millantata democrazia europea
Dopo la nomina e la rinomina di Ursula von der Layen a ‘Cancelliere’, del protempore Stato Nazista (conosciuto sotto il falso nome di Unione Europea) si è arrivati rapidamente ad un vero e proprio regime totalitario nel quale, e non da ora, la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali non è più garantita.
Lo scopo di questi comitati d’affari, ora diventati gabinetti di guerra, non è fare la guerra bellica alla Russia, perchè non sono stupidi come sembrano, conoscono la storia di Davide e Golia.
Loro la guerra la fanno ai cittadini europei. Alzando sempre più l’asticella nell’inasprire leggi, regolamenti e direttive, in modo da controllare, sottomettere e depredare le aziende e i cittadini.
Pensate solo al boomerang delle sanzioni. Una roba da masochisti. Ma tanto chi paga sono i cittadini.
Ora, non contenti del fatto che anche il più cretino non avrebbe mai sostenuto l’Ucraina in una guerra contro la Russia perché, aldilà del torto della stessa, che nei rapporti di forza è come un bambino che vuole picchiare suo padre, non hanno MAI cercato davvero la pace (la pace non produce profitti).
Inoltre, al comando degli Usa ora non c’è più Criminal Biden, ma quel brutto e cattivo di Trump che forse non è un genio e tanto meno un mago, ma ha il difetto di essere un imprenditore (capacità contrattuale e di mediazione), di usare la logica e il buon senso, e che agli eurobei ha detto: a rra ngia te vi.
Quella Burlaona della ”cancelliera” del quarto reich vuole continuare a depredare gli europei di altri 800 miliardi per acquistare armi e fare così un’altra Burlata, un altro business, come con la scandalosa vicenda dei wcini.
800 mld da depredare agli eurobei per trasferirli nelle tasche di chi produce armi. I produttori in Italia sono: Leonardo Finmeccanica AD Alessandro Profumo (PD); Fondazione Med-Or Marco Minniti (PD); Difesa Servizi AD Fausto Recchia (PD Agenzia Industria Difesa DG Nicola La Torre (PD)
La verità sul conflitto russo-ucraino nessuno ve l’ha detta. E la verità è che Kiev ha violato un Patto, un patto che definirei di sangue, che la classe dirigente ucraina, prima di farsi corrompere e poi comprare dal Deep State dei Biden&C. ha sempre mantenuto.
Il Patto era: TERRITORI IN CAMBIO DI NEUTRALITA’ TERRITORIALE E DENUCLEARIZZAZIONE.
Patto nato perché – non tutti gli ‘esperti’ lo sanno e quei pochi che hanno studiato non lo dicono – l’Ucraina dal 1922 al 1990 faceva parte dell’URSS. Era cioè una Repubblica Socialista Sovietica.
Prima di essere annessa, dopo una guerra con i sovietici durata tre anni, dal 1918 al 1922, era un territorio grande come la Lombardia. Dopo l’annessione, Lenin le ha donato altri territori e successivamente gli è stata donata anche la Crimea.
Ma questi territori, che erano parte dell’URSS, sono stati donati a Patto che l’Ucraina avesse mantenuto la neutralità militare e avesse denuclearizzato il paese.
Questi ‘esperti’ nell’essere esperti, buoni a nulla e capaci di tutto, non lo dicono. Tutte le sere, su tutti i canali tv, non fanno altro che farneticare e mentire, sapendo di mentire. Seguono il principio degli inglesi: se menti, menti completamente e soprattutto devi essere coerente con la tua menzogna. Ovviamente a costo di essere smentiti e derisi. Ma da bravi allievi di Joseph Goebbels – ministro della propaganda del Terzo Reich (a cui viene attribuita la seguente frase): “Una bugia ripetuta mille volte diventa la verità” – continuano imperterriti a dire falsità fino al punto che finiscono col credere alle loro stesse bugie.
A distanza di 3 anni dall’inizio della guerra tra Federazione Russa e Uccidente è arrivato il momento di mettere fine a questo teatrino ipocrita sulla pelle della gente.
Anche i sassi sanno che non sono anti e non sono filo. Quando prendo posizione o sono contro o sono a favore. Sono distante anni luce dalle tifoserie faziose degli ignoranti.
Come ho sempre fatto, mantengo quell’obiettività, quell’equilibrio e quella imparzialità ed equidistanza in modo da poter parlare con tutti i portatori d’interesse, cosa che invece, vergognosamente e indegnamente, ha smesso di fare la presunta diplomazia di questo paese sull’orlo di una crisi di nervi. E, fatemelo dire, guidato da una classe politica che fa venire il latte ai coglioni. Un governo che parla a nome dell’Italia. Ma a nome di quale Italia parli, Meloni? Sei stata eletta a tavolino con il minimo elettorale. Non puoi dichiarare guerra alla Russia. La Russia non ci ha mai fatto del male. Non puoi nemmeno sostenere il torto dell’Ucraina a nome nostro e non puoi sperperare i soldi dei cittadini italiani che sono sempre più nella M, nonostante la propaganda a reti unificate racconti che va tutto bene. Se facessimo un Referendum su queste ‘politiche’, torneresti subito a La Borgatella.
Scusate la divagazione, ma quando ce vò, ce vò.
Per quanto possibile, vorrei piuttosto fare il punto su una situazione che, contrariamente alle balle dei propagandisti eurobei, non va avanti dal 2014, ma da oltre cento anni.
Sulla base di fatti incontrovertibili, vorrei spiegare come è nata, come è continuata e come, se non si ferma in queste ore, sta degenerando questa guerra contro la Russia (perchè, sappiaterlo, la guerra non è contro l’Ucraina, ma contro la Russia) . Il mio obiettivo è fare chiarezza. Troppa gente si fida dei professionisti della mistificazione e della menzogna, della televisione dei ‘conduattori’ di talk show e di ospiti ignoranti o corrotti che ogni sera, in ogni canale tv, ospitano pennivendoli per fare bieca propaganda al malato grave.
Oriana Fallaci diceva che Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verita ovunque essa sia, e se non lo fa è nell’ordine un imbecille, un disonesto, un fazioso. Cerchiamo di capire come stanno le cose e se se ne esce e come se ne esce.
Partiamo col guardare la cartina geografica nell’immagine in alto. Il territorio in rosso è l’area geografica dell’Ucraina che va dal 1654 fino al 1917, quando diventa indipendente come Repubblica popolare.
Tra il 1918 e il 1921 c’è il conflitto militare tra le forze nazionaliste ucraine e quelle pro-bolsceviche che si contendono il controllo della stessa Ucraina.
Nel 1922 la guerra termina con la sconfitta degli ucraini e ne consegue l’annessione all’URSS.
L’Ucraina occidentale fu incorporata alla Polonia. Il resto si costituì in Repubblica Socialista Sovietica Ucraina e Lenin, attraverso un PATTO, le attribui altri territori sovietici. A nord, quei territori che comprendevano anche Kiev, acquisiti dalla Polonia con il trattato di Andrusovo.
A sud e sud-est, Lenin attribui alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina i territori che Caterina II di Russia aveva riconquistato dall’impero ottomano.
Nel 1954 l’URSS le fece dono anche della Crimea.
Già questo basta per dire che quei territori che l’Ucraina si vanta di possedere, sono quelli che l’URSS le ha donato a determinate condizioni, attraverso un PATTO , quello di mantenere garantita la neutralità militare (cosa che non ha fatto) e denuclearizzare il paese.
Nel 1989 c’è l’abbattimernto del muro di Berlino. L’URSS si scioglie e nel 1990, nel costituendo Stato d’Ucraina questo Patto di neutralità militare viene ancora garantito con la dichiarazione di Sovranità del 16.07.90 dove all’art IX ultimo comma della Dichiarazione, l’Ucraina prometteva solennemente
1) la neutraulità militare
2) lo status di paese denuclearizzato.
Chiedo ai guerrafondai Uccidentali se fin qui è chiaro, altrimenti faccio una vignetta.
Nel 1991, il referendum sancì definitivamente la nascita della Repubblica d’Ucraina, che all’epoca contava 52 mln di abitanti. Quei brutti e cattivi russi, la Russia o, se volete, quel che restava dell’URSS, fu il primo paese a riconoscere la sovranità dell’Ucraina.
Nel 1994 la Russia ribadì il riconoscimento di sovranità con il Memorandum di Budapest, per cui l’Ucraina, in ottemperanza alla seconda promessa (lo status di paese denuclearizzato), smantellava pure l’arsenale nucleare ivi allocato.
Due anni dopo, nel 1996, il Patto con la Russia sulla neutralità veniva ribadito persino nella stesura della Costituzione Ucraina.
Fin qui tutto bene tra Russia e Ucraina.
Da qui in poi cominciano le ingerenze Usa
Nel giugno del 1997 si svolgeva a Washington la conferenza NATO dal titolo e tema: Espansione della NATO. Avete letto bene. Non Espansione della Russia, ma della Nato.
L’allora senatore del Delaware, Joe Biden, ammise pubblicamente la strategia Usa di annettere alla NATO i paesi dell’est, quelli ex sovietici e del Baltico. Chiaro?
Nel 2004 si svolgono le Elezioni in Ucraina e prevale la parte filorussa. Gli arancioni protestano e denunciano brogli. Le elezioni vengono ripetute e di nuovo vinte dalla parte filorussa.
Arriviamo alle successive elezioni in Ucraina del 2010: di nuovo prevalgono i filorussi e diventa presidente Yanukovic il quale tergiversava sulla richiesta di accordi commerciali da parte della UE.
Nel 2013 Victoria Nuland, portavoce per il dipartimento di stato Usa, dichiara pubblicamente che gli Usa avevano investito 5mld di $ per aiutare l’Ucraina a sganciarsi dalla Russia. Più chiaro di cosi!
Dicevo che Yanukovic non amava fare affari con la Ue. Gli Usa e la Nato ordiscono pertanto complotti per dividere gli ucraini più di quanto non lo fossero già (circa uno su due è russofono) e cercano di staccarli dalla sfera russa.
Arriviamo così al fatidico 2014.
Faccio notare che, l’anno successivo, in Ucraina, ci sarebbero state nuove elezioni. E nonostante ciò, e se pur non vi fossero motivi o giustificazioni per protestare, se non quelle inventate su fantomatici brogli, poi sui mancati accordi commerciali con la UE, le proteste strumentali – provocate e istigate, sostenute e manipolate, manovrate e organizzate dagli Usa e dalla UE – persistono col preciso scopo di mettere l’Ucraina fuori dalla influenza russa. Grazie alla propaganda a suon di milioni di dollari, le proteste, in seguito all’Euromaidan, degenerarono violentemente nel febbraio 2014. Una rivoluzione che portò al colpo di stato con la destituzione del legittimo presidente ucraino Yanukovic.
Ora guardate questo servizio Rai, dedicato agli affetti da amnesia politica conclamata
Iniziarono così le proteste in Crimea. Gruppi di soldati russi, i cd omini verdi, presero il controllo dei centri direzionali e istituzionali della regione. Seguì l’invio ufficiale in Crimea delle forze armate russe e il 16 marzo, dopo un referendum ritenuto non valido dall’Onu, nonostante 100 voti favorevoli, 11 contrari e 58 astenuti, la Russia annesse la penisola di Crimea alla Federazione.
Ad aprile, nelle maggiori città del Donbass, scoppiarono violente proteste filorusse che sfociarono in una guerra tra il governo ucraino e le forze secessioniste costituitesi nelle repubbliche popolari di Donesck e Lugansk, dichiaratesi indipendenti l’11 maggio in seguito al Referendum.
Le ostilità tra le milizie secessioniste del Donbass e l’esercito ucraino proseguirono incessantemente fino al 5 settembre 2014, quando i rispettivi presidenti di Russia e Ucraina siglarono a Minsk un Protocollo per il cessate il fuoco che nemmeno a dirlo, fu violato più volte da ambedue le parti.
Neanche 6 mesi dopo, il 12 febbraio 2015, per fermare le ostilità in Donbass, Ucraina e Russia, con la mediazione di Francia e Germania, siglarono un nuovo protocollo per stabilire una nuova tregua.
Nemmeno a dirlo, anche questo secondo accordo venne violato numerose volte e nel 2018 si verificò un incidente che coinvolse persino navi russe e ucraine.
Arriviamo alla goccia che ha fatto traboccare il vaso. La violazione del Patto dell’Ucraina con la Russia.
Siamo nel 2019 e la promessa della neutralità militare, fino allora mantenuta, viene tradita dichiarando in costituzione che l’Ucraina avrebbe aderito alla Nato.
Il 25 aprile (data non casuale, ma causale) 2019 in Ucraina varano una legge per attuare l’art 10 della costituzione che stabilisce l’ucraino come unica lingua di stato. Fatto gravissimo che avviene in un paese dove circa un cittadino su due è di lingua russa. La stessa legge bandiva pure i russofoni dalla vita pubblica del paese.
I russofoni, preminenti in Crimea e nel Donbass, Donetsk e Lugansk, con un Referendum prevalgono e si dichiarano indipendenti.
Per ritorsione il governo ucraino taglia loro: stipendi, pensioni, sussidi sociali e servizi pubblici e invia carri armati a bombardare il Donbass.
E’ l’inizio di una guerra civile dove il governo ucraino commette inenarrabili atrocità nei confronti dei concittadini.
Di fatto, si celebra anche il fallimento americano che diceva di voler fare dell’Ucraina una democrazia occidentale mentre gli Usa – e non solo gli Usa – l’hanno usata e trasformata in quel che oggi è: un paese distrutto con miliardi di m2 di macerie, centinaia di migliaia di militari uccisi o feriti.
Inoltre, con milioni e milioni di persone sfollate e emigrate.
Pensate solo che oggi, rispetto ai 52 del 1990 si contano solo 28 milioni di abitanti. In 30 anni la popolazione si è dimezzata.
Bisogna stigmatizzare che il 2019 è l’anno buio dell’Ucraina, l’anno in cui, grazie ai burattinai d’oltreoceano, viene eletto il burattino che i propagandisti hanno trasformato in eroe. Zelensky, viene eletto grazie agli Usa ed una grande campagna di propaganda, sovvenzionata sempre dagli stessi, con la promessa di interrompere la guerra civile in Donbass e di concedere larghe autonomie alle regioni russofone. Promesse ovviamente non mantenute.
Veniamo a quello che, chi lo sa, si vergogna di dire e cioè che il 17 febbraio 2022, quindi solo una settimana prima del fatidico 24 febbraio della ‘invasione russa dell’Ucraina’ (idioti) quel guitto di Zelensky la fece fuori dal vaso dando vita ad una ulteriore operazione militare contro il Donbass.
Ebbene, una settimana dopo, il 24 febbraio 2022, Putin rispose con l’Operazione Militare Speciale. Operazione obbligata per difendere prima i cittadini di lingua russa e poi i territori che la stessa Russia aveva donato all’Ucraina, a patto che mantenesse le solenni promesse di cui abbiamo parlato sopra e che quel brutto e cattivo di Putin si è solo in parte ripreso. Ora è in corso una diplomazia trumpiana per un accordo di pace, dove il ”criminale” russo si riprenderà anche i costi dell’operazione, con gli interessi.
Nessuno si senta offeso. Nessuno si senta escluso. Questa non è la mia opinione, ma un’analisi basata su fatti incontrovertibili. Il resto, quello che leggete e sentite dal Mainstream, è solo propaganda. Una propaganda di tipo nazista.
E quello che più mi dispiace, e mi fa anche rabbia, è che noi italiani, che siamo sempre stati neutrali nelle guerre di chicchessia, stavolta ci siamo giocati la faccia per un piatto di lenticchie.
Ci siamo schierati, cosa che di per se è già un grave errore, e ancor peggio, ci siamo schierati col perdente, inteso non come il più debole, ma come quello che aveva ed ha torto. E tutto questo è avvenuto quando anche i sassi sapevano e sanno che le guerre si vincono prima di combatterle. Ma in Europa, oltre che nazisti, sono anche autolesionisti.