Le elezioni per il rinnovo della giunta comunale nella città friulana tornano ad animare il dibattito politico nazionale
di Christian Campigli – Una tornata elettorale fondamentale per il futuro di Monfalcone. Per la città simbolo di un’evidenza che i nipotini di Carlo Marx vogliono negare persino di fronte all’evidente. Ovvero che l’immigrazione islamica, se gestita con troppa leggerezza, rischia di devastare le nostre tradizioni e sottomettere gli italiani.
“A poche ore dall’ufficializzazione delle liste per la corsa al municipio, scopriamo che il partito musulmano guidato dal capo della moschea irregolare, Bou Konate, correrà con il simbolo di Italia Plurale, il movimento politico fondato da Aboubakar Soumahoro. Quest’ultimo è noto non solo per le vicende giudiziarie della sua famiglia, ma anche per aver proposto il Ramadan come festa nazionale – ha sottolineato l’eurodeputato della Lega, già primo cittadino di Monfalcone, Anna Maria Cisint –
Adesso si spiegano le numerose visite a Monfalcone dell’ex paladino della sinistra ideologica, sostenuto da Fratoianni e Bonelli. Konate e Soumahoro, infatti, non sono altro che creature delle politiche delle porte spalancate, volute per anni dai governi di centrosinistra. Incapaci di convincere il popolo italiano, questi governi hanno fatto di tutto per accaparrarsi nuovi elettori con leggi che hanno permesso l’ingresso di migliaia di extracomunitari, come quella sui ricongiungimenti familiari, che la Lega è riuscita a cambiare restringendola”.
L’esponente del Carroccio ha poi puntato il dito contro il candidato sindaco della sinistra: “Moretti prima si è fintamente appassionato di cricket, poi si è cimentato in imbarazzanti richieste di voti a un gruppo di uomini musulmani, alcuni con la caratteristica barba arancione, con cui ha dovuto comunicare tramite un interprete. Inutili anche i bagni in spiaggia in solidarietà con le donne integralmente coperte. A sinistra speravano di racimolare dei voti sottomettendosi, ma quando gli islamici hanno i numeri, non c’è gara. Attenzione però perché la fregatura è dietro l’angolo: nella coalizione di Moretti ci sono i grandi amici di Konate, quelli che, come Bullian e lo stesso Moretti, lo hanno invitato in Regione insieme a un condannato per estorsione in Fincantieri. Insomma, un vero e proprio accerchiamento”.
Cisint ha infine sottolineato come il tema della cittadinanza sia centrale nel dibattito sulla lotta all’immigrazione. “In Italia è ancora in piedi un tentativo di concedere cittadinanze con troppa facilità, ma il caso di Monfalcone dovrebbe essere, ancora una volta, un monito per il Paese e per la sinistra: alla parte radicalizzata delle comunità musulmane, numerosa e molto attiva, interessa insinuarsi nelle governance dei territori per far entrare l’Islam dalla porta principale”.
www.iltempo.it