Reggio Emilia. Bollette, multe, Imu: i Rom non pagano

campo rom con piscina

Otto campi nomadi sul territorio comunale, mancati pagamenti di imposte e tasse per decine di migliaia di euro

E nessun residente dei campi ha chiesto al Comune l’autorizzazione relativa agli allacciamenti ai pubblici servizi: fognature, luce, gas, acqua… Le relative sanzioni – a seguito di sopralluoghi anche dei carabinieri e della polizia locale – non risultano pagate nonostante varie ordinanze di ingiunzione. Nemmeno multe minori, quelle da poco più di 600 euro, risultano saldate.

È solo uno dei piccoli tasselli da cui è composto l’enorme difficilissimo puzzle costituito dalle questioni legate agli stanziamenti sinti e rom a Bibbiano, uno dei territori che in proporzione ai residenti evidenzia la maggiore presenza. Alberto Bizzocchi, capogruppo consiliare del Centrodestra Bibbiano, a metà febbraio ha depositato varie interrogazioni a risposta scritta e nelle scorse ore il sindaco Marazzi con la giunta ha risposto dopo aver raccolto i dati nei vari uffici comunali.

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Si tratta di un dossier voluminoso, da cui emerge una situazione di diffusa assenza di rispetto delle norme a partire da quella comunali sull’edilizia (in un’area c’è pure una piscina interrata), la sistematica omissione del pagamenti di Ici/Imu e tassa/tariffa rifiuti, e l’incapacità dell’Ente – con gli strumenti che ha a disposizione – di porre rimedio. Varie ispezioni e sopralluoghi nei siti dove si trovano le campine sono stati effettuati nel corso degli anni anche dalle forze dell’ordine, decine di violazioni sono state rilevate, ma alla fine non è successo nulla. Alcuni esempi? La campina di via Nazario Sauro 27 ha arretrati per 8430 euro dal 2013 in avanti sulla tassa rifiuti; l’Ici/Imu non pagata dal 2011 ad oggi è di oltre 13mila euro.

L’accampamento di via Nenni 5 ha solo un piccolo arretrato di circa 1800 euro sull’Imu, mentre quella di via San Lazzaro 4 ha mancati pagamenti per 6mila euro (sopratutto Imu). La campina di via Spallanzani 99 sui rifiuti ha 7700 di evasione, e sull’Ici/Imu oltre 12mila. In regola gli abitanti di via Tugurio 1 e via San Giovanni 30. Il responsabile dell’Ufficio tributi Daniele Ferretti, a commento delle cifre, scrive: “non è facile la riscossione per alcuni di questi contribuenti… dalle banche dati risultano nullafacenti, quindi non è possibile esperire azioni esecutive come ad esempio pignoramento degli stipendi… Pochi debitori morosi risultano lavorare come dipendenti, comunque sempre solo saltuariamente e con retribuzioni molto basse… Altri risultano possessori di partita Iva senza però avere mai presentato la dichiarazione dei redditi. Ci sono scarse possibilità di recuperare il debito almeno finché questi soggetti resteranno in questa condizione. Monitoriamo periodicamente le posizioni” e se qualcosa cambiasse, si procederà. Alcuni degli abitanti delle campine hanno chiesto rateizzazioni, ma senza poi pagare.

Francesca Chilloniwww.ilrestodelcarlino.it

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