“Come Ppe siamo stufi di Viktor Orbán”, ha detto Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, da cui il presidente magiaro (oggi nei Patrioti per l’Europa) è stato estromesso nel 2021. I membri del Ppe si sono riuniti a Bruxelles prima del Consiglio sulla difesa convocato dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa: “Oggi è tempo di mostrare voglia di compromesso”, ha ribadito Weber lanciando una sorta di ultimatum a Orbán.
Durante il summit, anche il presidente lituano Gitanas Nauseda ha attaccato (senza citarli) il presidente ungherese e quello slovacco Robert Fico, colpevoli di ostacolare l’Europa in un momento in cui serve risolutezza
“Dobbiamo prendere decisioni, anche se ci sono sempre uno o due Paesi contrari”, ha detto Nauseda avvertendo gli alleati: “Dobbiamo cercare strade per attuare le decisioni, perché altrimenti la storia ci giudicherà e pagheremo un prezzo altissimo per questa incapacità di agire”. Non a caso, l’Ue sta studiando delle alternative all’unanimità, al momento richiesta dalle norme comunitarie per decisioni cruciali come quelle in materia di riarmo e geopolitica. Adnkronos