L’Europa si stringe intorno all’Ucraina e al suo presidente Volodymyr Zelensky, prendendo nettamente le sue parti dopo lo scontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
“Caro Zelensky non sei mai solo”, hanno twittato all’unisono la presidente della Commissione Ue, Ursula Von del Leyen e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, mentre l’alto Rappresentante Kaja Kallas ha affermato che “il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader”.
“La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Sii forte, sii coraggioso, sii impavido… Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura“. “Caro Zelensky e cari amici ucraini, non siete soli”, ha fatto loro eco il premier polacco e presidente di turno dell’Ue, Donald Tusk.
Macron, in visita di Stato in Portogallo, ha bacchettato il presidente americano: “C’è un aggressore russo, bisogna rispettare chi lo combatte dall’inizio”. E ha auspicato “un’Europa che sia una potenza, ne abbiamo più che mai bisogno”.
“Siamo al fianco dell’Ucraina nei momenti belli e in quelli difficili. Non dobbiamo mai confondere aggressore e vittima in questa terribile guerra”, ha affermato da parte sua da Berlino il vincitore delle elezioni tedesche Friedrich Merz.
Sulla stessa linea anche il premier spagnolo Pedro Sanchez che su X in tre lingue ribadisce: “Ucraina, la Spagna è con te”.
“La Svezia sta con l’Ucraina. Non stai lottando solo per la tua libertà, ma anche per quella di tutta l’Europa. Slava ukraini“, scrive sulla piattaforma il premier Ulf Kristersson. Fanno quadrato anche i baltici, nonostante la loro irritazione per essere stati esclusi dal vertice di Londra di domenica prossima sulla difesa europea e la sicurezza in Ucraina
“Ukraine, you’ll never walk alone’ (Ucraina, non camminerai mai sola”, ha commentato il presidente della Lituania Gitanas Nauseda parafrasando un celebre slogan del tifo del Liverpool. Dall’Italia Giorgia Meloni ha chiesto la convocazione “immediata” di un “vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro”. Questa “è la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”, ha reso noto la premier, sottolineando che “ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà”.
Mentre il titolare della Farnesina Antonio Tajani, ribadendo il sostegno di Roma alla “indipendenza dell’Ucraina”, ha detto che “in questo momento di grande tensione bisogna tenere i nervi saldi”. E lavorare per “una pace giusta” con una “trattativa” a cui dovranno partecipare anche Kiev e l’Europa.
Il Regno Unito resta impegnato a “far progredire un’azione europea per l’Ucraina” in nome del “nostro sostegno collettivo incrollabile” a Kiev “per il raggiungimento di una pace giusta e duratura che garantisca la sovranità e la sicurezza future” ucraine. Così l’ufficio del primo ministro britannico Keir Starmer in una prima reazione allo scontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Reazione affidata peraltro – alla vigilia del vertice paneuropeo di Londra di domenica – a una nota del suo staff e non a una dichiarazione diretta sull’accaduto, al contrario di quanto fatto da tutti gli altri maggiori leader occidentali.ANSA