Carlos Tavares si è dimesso da amministratore delegato di Stellantis il primo dicembre dello scorso anno, ma per il 2024 riceverà un compenso a dir poco “monstre”, di gran lunga superiore a quella di un comune impiegato; 23.1 milioni di euro, a cui andranno aggiunti anche 12 milioni di buonuscita. Un ricco “congedo” che arriva mentre il gruppo fa registrare un crollo degli utili.
Stellantis, a Tavares 35 milioni
Tavares è stato in carica dal gennaio del 2021, anno in cui è nata Stellantis, fino alle dimissioni presentate lo scorso dicembre. Fino al 31 dicembre 2023, tra retribuzione, benefit e azioni, ha ricevuto in tre anni oltre 100 milioni di euro, a cui vanno aggiunti il compenso del 2024 e il premio. Come detto, i compensi complessivi per lo scorso anno sono di 23,1 milioni: due milioni di salario base a cui vanno aggiunti vari benefit e incentivi di lungo termine per 21,1 milioni, di cui 10,5 milioni pagati in azioni. Con la buonuscita prevista dagli accordi, pari a 12 milioni, si arriva a 35.1 milioni. Somme che un normale lavoratore non accumula neanche in tutta la vita.
Il calo degli utili del 70%
Numeri importanti, ma non si può dire la stessa cosa per quelli del gruppo abbandonato dal manager portoghese, che nel 2024 ha visto gli utili crollare del 70%. Stellantis ha chiuso il 2024 con ricavi netti pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12% “per gap temporanei nella gamma prodotti e azioni di riduzione delle scorte ormai completate”. L’utile netto è di 5,5 miliardi di euro e, come detto, in calo del 70%. L’utile operativo rettificato di 8,6 miliardi di euro è diminuito del 64% con un margine Aoi del 5,5%. Il flusso di cassa industriale è stato negativo per 6 miliardi di euro.
Come spiegato in un comunicato dall’azienda, le scorte totali al 31 dicembre 2024 sono diminuite del 18% pari a 268 mila unità in meno rispetto all’anno precedente, compreso un calo del 20% delle scorte dei concessionari statunitensi a 304 mila unità, superando l’obiettivo precedentemente comunicato di 330 mila unità. La liquidità disponibile industriale complessiva si è attestata nel 2024 a 49,5 miliardi di euro, con una posizione finanziaria netta industriale di 15,1 miliardi di euro.
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