Soumahoro: “La fine del Ramadan sia festa nazionale”

Aboubakar Soumahoro

La fine del Ramadan, il mese sacro per i musulmani, come festa nazionale. Questa la proposta del deputato Aboubakar Soumahoro

Il 28 febbraio, il deputato ha presentato in una conferenza stampa rilanciando l’idea già avanzata la scorsa primavera. Soumahoro ha infatti presentato la proposta di legge per il riconoscimento civile dell’Eid Al-Fitr, la “festa della rottura del digiuno” che segna per le persone di fede islamica la fine del mese di Ramadan. Il mese sacro quest’anno inizia il primo marzo. Lanciata anche una petizione per raccogliere il favore popolare.

“Italia è terza in Ue per popolazione musulmana”

“L’Italia”, ha spiegato Soumahoro, “è il terzo Paese dell’Unione europea per numero di popolazione musulmana, circa 3 milioni di cui 1,5 con cittadinanza italiana”. Il deputato ha quindi spiegato le ragioni della proposta chiamando in causa la costituzione: “Il tema della libertà di culto è previsto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, in particolare all’articolo 10, e dalla nostra Costituzione che all’articolo 19 recita che tutti hanno il diritto di professare liberamente la propria fede”.

Aboubakar Soumahoro e Bergoglio

La petizione

Durante la conferenza stampa, Soumahoro ha anche lanciato la petizione “Un passo insieme – Eid per la convivenza”. Rendere festivo l’Eid Al-Fitr si inserisce nel solco dell’articolo 8 della costituzione “secondo cui tutte le confessioni sono egualmente libere davanti alla legge”. L’obiettivo, chiarisce l’onorevole, “è sensibilizzare, informare e condividere questi valori rendendo festiva la festa della fine del mese di Ramadan”.

Da lunedì prossimo sarà già possibile firmare la petizione online per riconoscere anche nel nostro Paese la festa di fine Ramadan. Sarà anche accessibile un “sito-vetrina”, collegato ai diversi social, e un blog per chi vorrà seguire passo passo l’andamento della petizione e le diverse iniziative in campo per promuoverla. Durante la conferenza è stato citato il caso di New York: “Dove vivono 1 milione di musulmani, dal 2015: sia la festa di fine Ramadan che l’Eid Al-Adha sono giorni festivi, e anche le scuole rimangono chiuse”.
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