ROMA, 22 FEB – Per il commercio, il 2024 è stato un anno da dimenticare: tra gennaio e dicembre hanno avviato l’attività appena 23.188 nuove imprese del commercio, mentre ben 61.634 hanno chiuso definitivamente i battenti: un rapporto vicino ad 1 apertura per ogni 3 chiusure, il peggiore degli ultimi dieci anni. È quanto emerge da un’analisi condotta da Confesercenti sui dati camerali.
Pesano il rallentamento dei consumi,la carenza di credito e la curva demografica. Se il trend non si invertirà avvertono i commercianti il rischio è di arrivare a zero aperture già nel 2034.
“La desertificazione commerciale è un problema enorme sia sul piano economico sia sul piano sociale. Purtroppo, fino ad ora si è fatto nulla o poco per porre un argine alla scomparsa dei piccoli negozi“, sottolinea Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti.
“La prospettiva, sempre più concreta, è che venga definitivamente marginalizzato il canale distributivo che ha fatto conoscere i nostri prodotti in tutto il mondo. Il rischio è di trasferire il totale controllo della distribuzione commerciale a pochi monopolisti e alle grandi multinazionali che dominano le piattaforme dell’on-line. Un danno anche per i consumatori”. (ANSA)