Sono stati un pomeriggio, una sera e una notte di fuoco a Torino Nord quella tra ieri, venerdì 14, e oggi, sabato 15 febbraio 2025
Dopo quanto avvenuto la sera precedente, giovedì 13, con un uomo che ha seminato il caos in mezza città dopo una lite avvenuta in un ristorante, c’è stato un seguito ancora più cruento, che abbiamo cercato di ricostruire. Tutto ormai si inquadra nell’ambito di una faida tra famiglie rom. Tutto è anche degenerato in un tentato omicidio.
Capitolo 1 – Speronamenti di auto, mazzate e bus messo in fuga
Intorno alle 17 in via Cravero un’auto, procedendo in retromarcia, ha iniziato a speronare altri mezzi, urtando inevitabilmente anche veicoli parcheggiati. Dall’auto urtata è uscito un uomo che ha sfondato a mazzate il lunotto posteriore della prima vettura. Ad andarci di mezzo è stato anche un bus della linea 18 Gtt, danneggiato a propria volta, con l’autista che ha cercato invano di fuggire per mettere in sicurezza i passeggeri. Sul posto sono intervenuti sia i carabinieri, che procedono, che la polizia.
Capitolo 2 – Bottiglia incendiaria contro un furgone
Intorno alle 23,30 il caos si sposta in corso Taranto 180, dove qualcuno ha lanciato una bottiglia incendiaria contro un furgone parcheggiato in cui dormivano una donna e sua figlia. Fortunatamente, le due sono riuscite a mettersi in salvo prima che il mezzo venisse consumato dalle fiamme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, oltre ai vigili del fuoco che hanno spento l’incendio. L’ipotesi su cui si lavora è di tentato omicidio.
Capitolo 3 – Auto e furgoni incendiati nel parcheggio
Intorno alle 3,30 si è tornati nel parcheggio dei caseggiati pubblici di via Bologna 267, già teatro della follia della sera del 13. Qui sono andati a fuoco diversi mezzi parcheggiati, auto e camper. Sul posto, per lo spegnimento, più squadre dei vigili del fuoco. Indagini a cura della polizia.
Marino (Fdi): “Ogni giorno è peggio, ne fanno le spese i cittadini”
“Giorno dopo giorno – scrive su Facebook Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 – la situazione diventa sempre più calda e purtroppo gli unici che ne stanno facendo le spese sono coloro che risiedono all’interno di questi complessi, terrorizzati non sicuri neanche all’interno delle proprie abitazioni. Ribadisco che questa situazione prima o poi si concluderà con la morte di qualcuno se non si prendono dei seri provvedimenti, se questi individui sono abituati a sfidarsi come degli animali in mezzo a una giungla. Forse qualcuno deve capire che a farne le spese non devono essere i cittadini italiani stranieri onesti che da tempo continuano a denunciare questa situazione.
Credo che siamo giunti al termine e che questa situazione debba essere risolta”.
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