Aveva un processo pendente e una seconda denuncia sempre per violenza sessuale
TREVISO – L’uomo, un cittadino di origine bengalese di 20 anni, dopo il secondo episodio che era avvenuto alla fine di novembre alla stazione di Treviso ai danni di una 15enne, aveva fatto perdere le proprie tracce. Salvo fare, all’inizio dello scorso mese di gennaio, una telefonata al suo legale, l’avvocato Roberta Canal. “Sono in Francia ma voglio costituirmi” aveva detto. Poi però era ancora scomparso.
Il ragazzo è stato arrestato l’altro giorni a Milano dalla polizia impegnata in una operazione di pattugliamento. Ora è detenuto nel carcere di S.Vittore in attesa che il Tribunale di Treviso fissi la data del procedimento per una violenza sessuale accaduta il 25 ottobre nella zona della stazione dei pulman di Montebelluna. Poi ci saranno le indagini e il probabile procedimento anche per il secondo episodio che invece era successo nel capoluogo.
«Tornerò in Italia e sono pronto a pagare il mio debito con la giustizia» aveva detto nel corso di una breve telefonata al suo difensore. Ma il bengalese, dopo la chiamata, era nuovamente scomparso, forse ospitato da un conoscente nel paese transalpino. Non è chiaro se il 20enne fosse effettivamente in viaggio per Treviso, come gli aveva consigliato l’avvocato, o fosse semplicemente tornato in Italia perché qui aveva dei parenti che avrebbero potuto aiutarlo.
L’asiatico era stato arrestato un prima volta nell’area della stazione delle corriere di Montebelluna. I carabinieri erano intervenuti perché il 20enne, completamente ubriaco, era stato segnalato da alcuni presenti come molto molesto. Dopo aver fermato il giovane, i militari avevano notato poco distante una ragazza minorenne che successivamente aveva di essere stata palpeggiata nelle parti intime del ragazzo.
Per nulla intimorito dalla presenza dei carabinieri lo straniero non solo si era mostrato insofferente al controllo ma aveva cercato nuovamente di raggiungere la ragazza eludendo la vigilanza dei militari, che subito lo hanno bloccato e arrestato. Al termine della convalida e dell’interrogatorio di garanzia, in cui aveva detto di essere stato ubriaco quando ha assalito la giovanissima, il gip aveva stabilito per lui la misura dell’obbligo di firma giornaliero. Ma lui non lo ha mai rispettato.
Circa un mese dopo l’uomo, pregiudicato, disoccupato e senza fissa dimora, si sarebbe reso responsabile di una nuova molestia, questa volta ai danni di una studentessa 15enne che aspettava i genitori in stazione a Treviso. Lui l’avrebbe baciata in bocca cercando di trattenerla per un braccio. Ad incastrarlo le riprese delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella stazione e alla conferma arrivata dalla stessa vittima che lo ha riconosciuto quando, con il padre, è andata a sporgere la denuncia. Ma nel frattempo il bengalese si era reso irreperibile, svanendo nel nulla.
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