Segregata per anni in cantina dal compagno, salvata

segregata

Una storia di abusi e prigionia che ha scosso l’opinione pubblica: una donna di 38 anni, di origine polacca, è stata liberata dopo anni di segregazione in una cantina adibita a camera da letto. Il suo compagno, un uomo di 45 anni di Napoli, la costringeva a vivere in condizioni disumane, sottoponendola a continue violenze e vessazioni.

La segnalazione che ha cambiato tutto

La svolta è arrivata grazie al coraggio di una vicina di casa, testimone di una violenta aggressione avvenuta in strada. Qualche pomeriggio fa, l’uomo aveva concesso alla compagna una rara uscita, portandola a passeggiare per le vie del quartiere. Tuttavia, una semplice parola fuori posto ha scatenato la sua furia: ha iniziato a picchiarla senza pietà. Una residente della zona, assistendo alla scena, è subito intervenuta per soccorrere la vittima, cercando di fermare l’aggressore mentre tentava di trascinarla per i capelli verso la cantina-prigione. Dopo essere stata minacciata, la testimone ha chiamato il 112, permettendo alle forze dell’ordine di intervenire.

Il blitz della polizia e la liberazione della donna

Gli agenti del Commissariato Tor Carbone sono arrivati rapidamente sul posto e, grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vicina, sono riusciti a individuare l’abitazione del 45enne. L’uomo viveva con la madre e ha tentato di minimizzare l’accaduto. Ma la donna, sfruttando un momento di contatto con i poliziotti, ha fatto il “Signal for Help”, il gesto internazionale utilizzato per chiedere aiuto in situazioni di violenza domestica. Questo ha permesso agli agenti di comprendere immediatamente la gravità della situazione e di procedere con il salvataggio.
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