Condanne ridotte a 18 anni, è la decisione presa al termine del processo d’Assise d’Appello ter per i tre imputati per l’omicidio di Duccio Dini
FIRENZE – Il ventinovenne che, la mattina del 10 giugno 2018, fu travolto e ucciso da un’auto coinvolta in un inseguimento tra clan di etnia rom mentre era fermo al semaforo di via Canova a bordo del suo scooter. Il giovane si stava recando a lavoro, un negozio del centro storico, quando una Volvo, che procedeva ad alta velocità, lo travolse facendolo sbalzare dal motorino.
La pena, rideterminata oggi dai giudici, è di 18 anni e 2 mesi per Kjamuran Amet e 18 anni per Dehran Mustafa e Antonio Mustafa. La Corte d’Assise d’Appello ha, inoltre, affermato di non procedere per Remzi Amet, quarto imputato, perché deceduto qualche settimana fa.
Il processo ter è avvenuto a seguito dell’annullamento delle condanne deciso dalla Cassazione lo scorso giugno, le quali prevedevano 22 anni per gli imputati, con il solo fine di ricalcolare la pena.
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