TRENTO, 08 FEB – I Carabinieri della stazione di Arco hanno bloccato un illegale mercato della prostituzione che garantiva incassi fino a 300.000 euro al mese grazie allo sfruttamento di ragazze sistemate in strutture ricettive delle delle provincie di Trento, Bergamo, Padova, Mantova, Verona e Brescia. L’operazione si è conclusa questa mattina con l’arresto per sfruttamento della prostituzione di due cittadini stranieri in Italia senza fissa dimora e la denuncia di altri sette a piede libero.
Ѐ stato denunciato per favoreggiamento della prostituzione anche il gestore di un residence della provincia di Trento e, per omessa comunicazione alle autorità di Pubblica sicurezza della presenza degli utilizzatori, sono stati deferiti i nove gestori che si occupavano di altre strutture ricettive.
Le indagini, “particolarmente complesse e articolate”, sono state svolte dai Carabinieri di Arco su delega e con il coordinamento della Procura della Repubblica di Rovereto diretta da Orietta Canova e hanno consentito di smantellare l’organizzazione. Le nove persone sono di età compresa fra i 26 e i 38 anni e si erano messe “in affari” un anno fa.
L’inchiesta ha accertato che il gruppo, la cui base era nell’Alto Garda, aveva reclutato all’estero 15 ragazze tra i 22 e i 31 anni conducendole in Italia per poi avviarle alla prostituzione. L’organizzazione faceva pubblicare quotidianamente on line annunci vari, offrendosi anche di accompagnare le ragazze presso le abitazioni dei clienti che ne facevano richiesta e che si dimostravano disponibili a pagare un supplemento.
Il provento delle attività illecite veniva subito spartito fra le nove persone e reinvestito all’estero in appartamenti di pregio, auto di grossa cilindrata e monili in oro. Le ragazze ricevevano abiti griffati, gioielli, cene in ristoranti di lusso e ingressi in centri estetici. I due arrestati sono già stati condotti nelle case circondariale di Trento e Padova. Oltre ai Carabinieri di Arco sono stati impegnati anche il personale del Nor e delle altre stazioni della Compagnia di Riva del Garda. (ANSA)