Dazi: rischia l’Italia?

Donald Trump

Se Trump guarda, giustamente agli interessi del proprio Paese, l’imbelle Europa con i suoi leader si interroga sul da farsi…

La decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, di applicare prossimamente i dazi (vere e proprie tasse che riguardano il consumo o l’utilizzo dei beni importati) anche all’Europa ha inevitabilmente comportato alcune preoccupazioni pure in Italia. Tuttavia, è vero che, da un lato, la moda, la farmaceutica, il settore agroalimentare e la meccanica sono quelli che nutrono maggiori pensieri, dal momento che gli USA rappresentano il primo mercato di destinazione, ma è anche vero, dall’altro, che si tratta di ambiti che godono di una forte domanda inelastica.

Detto diversamente, difficilmente i cittadini americani sostituiranno un Chianti con un vino della California o una borsa di Gucci con altro prodotto. Questo significa, allora, che l’aumento dei prezzi, il quale ricade sul consumatore finale, non determinerá un crollo del “made in Italy” nel mercato statunitense.

Peraltro, i dazi non saranno applicati indistintamente, bensí in relazione a specifici prodotti e settori. A questo si aggiunga la possibilitá, che per alcune realtá imprenditoriali è giá realtá (ad esempio la Volkswagen), di investire in stabilimenti produttivi negli Stati Uniti o di avviare parternship con imprese locali.

La “minaccia” dei dazi, comunque, non solo risponde a precisi indirizzi di politica interna della nuova amministrazione Trump (in carica dal 20 gennaio 2025), ma costituisce una sfida per l’Europa sia ad investire di piú nella difesa militare (e qui sará importante capire se eventuali spese saranno scorporate o meno dal deficit alla luce del nuovo Patto di stabilitá e crescita cui il Governo dei “sovranisti” non si è opposto in sede di Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea), sia ad acquistare piú gas liquido, che costa molto piú di quello russo. Se Trump guarda, giustamente agli interessi del proprio Paese, l’imbelle Europa con i suoi leader si interroga sul da farsi…

Prof. Daniele Trabucco – Costituzionalista

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