Esodo di Rom verso zona degradata di Castel Volturno, Procura segue fenomeno

camper rom

CASERTA, 24 GEN – Un ‘esodo’ di persone di etnia rom verso Castel Volturno, comune del litorale casertano dove c’è abbondanza di case a prezzo irrisorio causa degrado socio-economico e ambientale, e dove sta venendo su lentamente una vera e propria “enclave”, in cui chi vi abita è dedito soprattutto a furti, rapine e altri reati contro il patrimonio, quelli che maggiormente contribuiscono ad aumentare la percezione di insicurezza nella popolazione.

E’ un dato di carattere sociale emerso durante le indagini che hanno portato all’arresto da parte della Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere, di otto persone, quattro italiani tra cui una donna e quattro rom, ritenute parte di una banda dedita a furti e rapine in tutta la Campania, tra cui una violenta rapina avvenuta il 22 aprile 2023 ai danni di un noto avvocato casertano, Vittorio Giaquinto, che fu malmenato con una spranga, legato e derubato di centinaia di migliaia di euro, gioielli, orologi e una pistola.
Quasi tutti gli arrestati risiedono nel Napoletano, compresi i rom provenienti dai campi di Scampia e Secondigliano; solo la donna è di Castel Volturno.

“Stiamo assistendo da tempo – ha spiegato il Procuratore di Santa Maria Capua Vetere Pierpaolo Bruni – ad una vera e propria migrazione di soggetti che lasciano altre zone della Campania verso Castel Volturno; al momento è solo un fenomeno di carattere sociale, ma che comunque come Procura stiamo seguendo”.

Bruni ha creato un vero e proprio pool di magistrati che si occupa di Castel Volturno, comune molto esteso dove si calcola siano presenti quasi 20mila immigrati non regolari, sopratutto africani spesso dediti alla gestione di racket illeciti come la prostituzione e lo spaccio di droga, che negli anni sono sempre riusciti a trovare facilmente alloggi, come accade oggi per i rom, viste le tante case di cittadini napoletani una volta usate per le vacanze e poi gradualmente abbandonate a partire dalla fine degli anni 80′, dopo che furono usate per accogliere i terremotati del sisma in Irpinia. (ANSA).

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