Migranti, finto matrimonio e lavoro per permessi soggiorno: 5 indagati

permesso di soggiorno

CATANIA, 14 GEN – Avrebbero organizzato un matrimonio per far ottenere il permesso di soggiorno a uno straniero e una falsa assunzione in cambio di denaro a un secondo straniero, che così avrebbe ottenuto il rinnovo del suo permesso. E’ quanto la Procura di Marsala contesta a cinque persone, due stranieri e tre italiani, indagate per favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero e falsità ideologica nei cui confronti ha emesso un avviso di conclusione indagine.

Al centro delle indagini della Digos della Questura di Catania, cominciate nel 2020 e concluse nel 2021, finalizzate al monitoraggio dei cosiddetti ‘sbarchi fantasma’ con l’obiettivo di individuare eventuali cellule terroristiche che sarebbero approdate sulle coste del Catanese.

Dagli accertamenti eseguiti dalla polizia è emersa la posizione di un tunisino di 52 anni, tuttora ricercato anche per l’esecuzione di un provvedimento di pene concorrenti per i delitti di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, che per garantirsi permanenza in Italia avrebbe chiesto a due marsalesi, di 37 e 33 anni, di cercargli una moglie per un matrimonio combinato che gli permettesse di ottenere il permesso di soggiorno. I due avrebbero trovato la sposa, una ragazza di 32 anni in cura per patologie psichiatriche, con la quale l’uomo avrebbe effettivamente contratto matrimonio con il rito civile nel novembre del 2020. Le indagini hanno accertato che era fittizio perché i coniugi non coabitavano e perché l’uomo aveva una relazione con una connazionale.

Indagando sul tunisino, la Digos della Questura di Catania ha scoperto che il 52enne avrebbe anche messo in piedi una sorta di ufficio di collocamento illegale, tramite un imprenditore agricolo 52enne marsalese che dietro il pagamento di denaro avrebbe comunicato l’assunzione fittizia di un guineano di 26 anni, il quale così avrebbe ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno. (ANSA)

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