Stop fact-checking Meta, Biden: “vergognoso”

Biden

Come annunciato nei giorni scorsi dal numero uno Meta, Mark Zuckerberg, Facebook e Instagram dicono quindi addio al fact checking seguendo il modello di X, il social di Elon Musk.

“L’idea che miliardari” possano dire “da questo momento non dobbiamo controllare nulla, penso sia davvero vergognoso”. Il presidente americano Joe Biden ha commentato così nelle scorse ore con i giornalisti la decisione di Meta, “l’idea di allontanarsi dal fact checking”.

Zuckerberg, che donerà 1 milione di dollari al fondo per l’insediamento di Trump, ha annunciato l’accantonamento dei fact checker con un video sul proprio profilo: “C’è troppa censura”. “Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre policy e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme”, spiegava.

“Nello specifico, ci libereremo dei fact checker e li sostituiremo con Community Notes simili a X, a partire dagli Stati Uniti. Abbiamo costruito sistemi complessi per moderare i contenuti. Il problema è che i sistemi complessi commettono errori e se accidentalmente censurano l’1% dei post, si tratta comunque di milioni di persone. Siamo arrivati al punto in cui c’è troppa censura e ci sono troppi errori”, le parole del ceo.  Adnkronos


Mark Zuckerberg dice che l’amministrazione Biden ha chiamato i suoi dipendenti e “ha urlato e imprecato” contro di loro per rimuovere i contenuti sui vaccini Covid. Volevano che Meta censurasse anche i meme.
Quando lui ha reagito, il regime di Biden ha inizato a indagare sulle sue aziende.
“È stato brutale.”

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