Inasprimenti delle pene per ingressi illeciti nel territorio del Vaticano

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Mons. Carlo Maria Viganò: “Come Soros e gli altri “filantropi” dell’élite eversiva globalista vivono in residenze blindate e protette da guardie armate, mentre predicano l’accoglienza indiscriminatae finanziano la sostituzione etnica nei nostri Paesi, così anche Jorge Bergoglio, il profeta dell’inclusività, il predicatore dei ponti da erigere e dei muri da abbattere legifera per casa propria in senso direttamente opposto rispetto a quello che pretende dagli altri.

Il recente Decreto del Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano in materia di ingressi illeciti nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, emanato il 19 Dicembre scorso, prevede inasprimenti delle pene pecuniarie e detentive per chi viola i confini dello Stato Vaticano:

“È punito con la reclusione da un anno a quattro anni e la multa da euro 10.000,00 a euro 25.000,00 mila chiunque fa ingresso nel territorio dello Stato della Città del Vaticano con violenza, minaccia o inganno. Si considera verificatosi “con inganno” l’ingresso avvenuto con elusione fraudolenta dei sistemi di sicurezza e di protezione dello Stato, ovvero sottraendosi ai controlli di frontiera.”

Bergoglio interferisce nelle politiche degli Stati in materia di immigrazione, e lo fa usurpando l’autorità papale e manipolando la Morale cattolica per assecondare il piano globalista. Ma mentre le nostre città sono scientificamente trasformate in discariche di criminali e derelitti e i cittadini sono esposti alla violenza e considerati estranei in casa propria, il deep state e la deep church guardano dall’alto delle loro invalicabili mura la distruzione della nostra società, confermandosi traditori e criminali.”

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