Meta ha annunciato un significativo ridimensionamento delle sue politiche di moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram, compresa la cessazione del programma di fact-checking
Ad annunciarlo in un video è stato lo stesso ceo, Mark Zuckerberg. “Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre politiche e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme. In particolare, ecco cosa faremo. In primo luogo, elimineremo i fact checker e li sostituiremo con ‘Community Notes’, simili a quelle di X, a partire dagli Stati Uniti” ha spiegato.
Zuckerberg ha dichiarato che i fact-checker erano diventati “troppo politicamente di parte” e che si è “arrivati a un punto in cui ci sono troppi errori e troppa censura“, mentre “le recenti elezioni sembrano anche un punto di svolta culturale per dare nuovamente priorità alla parola”.
Saranno molte meno le restrizioni sui contenuti da pubblicare, ha assicurato ancora il ceo di Meta: “Semplificheremo le nostre politiche sui contenuti e ci sbarazzeremo di un mucchio di restrizioni su argomenti come l’immigrazione e il genere… Quello che è iniziato come un movimento che doveva essere più inclusivo è stato sempre più usato per escludere le persone con idee diverse, ed è andato troppo oltre. Voglio quindi assicurarmi che le persone possano condividere le loro convinzioni ed esperienze sulle nostre piattaforme” ha aggiunto.
Nel video è stato citato anche il presidente eletto, Donald Trump; Zuckerberg ha detto più volte che lavorerà al suo fianco. Negli ultimi tempi i rapporti tra i due sembrano essersi appianati; solo pochi giorni fa Meta ha nominato il repubblicano Joel Kaplan a capo degli affari pubblici dell’azienda. (askanews)