di Armando Manocchia – E’ stato annullato dalla Casa delle Traduzioni di Roma- istituzione che fa parte del circuito bibliotecario della capitale- un evento con Laura Salmon, tra le maggiori traduttrici della letteratura russa: «Umiliata da Roma – ha detto – mi pento di aver votato Pd». Il 23 gennaio avrebbe dovuto presentare il il suo nuovo libro.
(Pentimento tardivo, ma ben venga…)
Laura Salmon slavista, professore ordinario di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Genova, traduttrice letteraria di numerosi capolavori russi e autrice di volumi e saggi accademici in varie lingue, ha scritto il libro “C’era una volta l’URSS. Storia di un amore“.
L’Unione Sovietica è vista qui attraverso le memorie personali e lo sguardo in soggettiva di una studiosa italiana che alla Russia ha dedicato la sua vita. Una fusione di sentimenti autentici e sapienza che solo la narrativa può consentire.
IL LIBRO: Come in un lungo racconto, si succedono i capitoli più intensi e curiosi di un lungo decennio di esperienze vissute in Urss dall’autrice, prima studentessa e poi giovane studiosa. Dal primo fatale incontro con la lingua russa e con la leggendaria Tamara, si passa al matrimonio e alla vita a Leningrado, per giungere, infine, al traumatico crollo del Paese e alla nostalgia.
I ricordi di un mondo profondamente amato, in cui «vivere era tremendamente faticoso, ma altrettanto gratificante», si accompagnano alle riflessioni odierne di una affermata russista ormai matura che – come riferimento etico ed esistenziale – ha scelto la paradossale civiltà russa, in cui «il tradizionalismo è anticonformista, il progressismo è disciplinato, l’ozio è produttivo e l’efficientismo è di cattivo gusto».
Queste pagine invitano a non fidarsi dei pregiudizi, a fondare le proprie opinioni sulla conoscenza approfondita e diretta, a chiedersi perché mai qualcuno possa amare tanto ciò che ci è stato imposto di detestare.
Russofobia
La cancellazione di un evento con la Salmon è stata commentata dalla solita Pina Picierno (Pd-siamo antifascisti e antirazzisti…) felicissima per l’irragionevole e immotivata censura, che ha scritto su X:
“L’evento di disinformazione con contenuti sanzionati di Russia Today in programma il 18 gennaio ad Arezzo è stato annullato.
Grazie alle cittadine e ai cittadini che si sono mobilitati, alle istituzioni locali che si sono dimostrate sensibili e attente, in particolare grazie al Presidente del Consiglio regionale @mazzeo77 e al Sindaco di Arezzo @sindacoghinelli
La disinformazione del regime putiniano è un problema di sicurezza e continueremo ad essere vigili e attenti, ognuno per la propria parte di responsabilità”
La cosa che fa più specie è additare a controinformazione la presentazione di un libro scritto da una autrice italiana e che riguarda l’Urss e la sua storia… Presentarsi come antifascisti e difensori del pensiero libero come questi esponenti del PD è una offesa non solo all’umana intelligenza… Ma a chi crede in valori di democrazia cui questi personaggi si riferiscono con una disarmante ipocrisia oltre che faziosa strumentalita’.
Per essere fascisti, in senso astorico associando il termine alla intolleranza di regimi anche comunisti ci manca poco. È ciò vale per i cultori di M dove a furia di replicare, e solo superficialmente a condannare, i contenuti sono i primi a promuoverli.
La cosa che fa meraviglia è la ”sensibilità” del sindaco Ghinelli. In altre parole, l’ignoranza va a braccetto con l’arroganza.