I numeri hanno dato delle indicazioni. Ovvero una crescita di scippi e borseggi. Ma anche una diminuzione degli omicidi: 9 nel 2024 rispetto ai 16 del 2023. E tutti risolti
Questi sono alcuni numeri forniti dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini, nel corso della conferenza stampa di fine anno andata in scena ieri, 30 dicembre. Un appuntamento, questo, al quale hanno preso parte pure il questore, Roberto Massucci e i comandanti provinciali dei carabinieri, Marco Pecci e della Guardia di finanza, Giancarlo Franzese. Ma è stata anche un’occasione per fare il punto sull’ordine pubblico in relazione al Giubileo e sulla gestione del flusso delle persone giunte in città.
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I reati a Roma
Andando al nocciolo della questione, il prefetto ha specificato che c’è stato un lieve aumento dei reati rispetto a dodici mesi fa. Nello specifico, sono calate le rapine (-50 per cento), i furti in abitazione (-10 per cento) e le estorsioni (-25 per cento). Dall’altro lato, però, sono aumentati i cosiddetti reati predatori, quindi scippi e borseggi. Situazioni, queste, che finiscono sulle pagine della cronaca. E che si verificano sulla pubblica via come nelle stazioni ferroviarie o delle metropolitane, senza dimenticare bar o ristoranti. Per questo, ha sottolineato il prefetto, “contiamo di impiegare più risorse”. Una maggiore presenza in strada, quindi, anche nell’ottica di quella percezione di sicurezza che i cittadini devono sentire alta.
I sequestri di droga e l’attenzione alle periferie
Lamberto Giannini, inoltre, ha segnalato note positive dai sequestri delle sostanze stupefacenti: più di 25 tonnellate. “Credo che la droga sia il punto centrale della criminalità nella Capitale – ha indicato – sia per quanto riguarda l’attività di spaccio ma anche a cascata con un aumento di reati predatori di strada”. In tal senso, ha evidenziato l’attenzione che è stata volta alle periferie, in particolare a quelle zone dove ricadono le piazze dello spaccio più note. Che rispondono ai nomi di Tor Bella Monaca, Quarticciolo ma anche Corviale. Una nota è stata riservata alle manifestazioni, che sono state oltre 1300. “A parte quella del 5 ottobre” (la guerriglia divampata nel corteo pro-Palestina non autorizzato), si sono svolte quasi tutte senza incidenti”.
Il punto sul Giubileo
Inevitabilmente, il discorso è finito anche sull’evento giubilare. Qui, Lamberto Giannini ha espresso il proprio concetto: attenzione alta, sì, ma al momento non è stata riscontrata alcuna specifica minaccia. Il fatto, quindi, è che una città come Roma merita un impegno massimo, 24 ore su 24. “Dopo l’attacco in Germania – ha insistito – si è parlato della minaccia terroristica e di elevare le misure di sicurezza ma è complicato parlare di elevazione di qualcosa che è già al massimo. Voglio sottolineare che ogni attività di prevenzione è stata intensificata, sul web e sul territorio. Ci sono tantissimi controlli nei b&b e negli alberghi”.
Infine, la soddisfazione per la gestione dell’ordine pubblico in questi ultimi giorni, caratterizzati dalle aperture delle porte sante di San Pietro, Rebibbia, San Giovanni. Così Giannini: “Abbiamo riscontrato un significativo flusso di fedeli, di pellegrini e turisti: oltre 300mila persone sono state presenti alle cerimonie e hanno visitato i luoghi sacri. Tutto si è svolto con grande ordine. Questo è frutto di una preparazione che va avanti da due anni. Solo per San Pietro in 24 ore abbiamo impiegato 700 operatori delle forze ordine”.
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