Il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote IRPEF assorbono il 60% della legge di bilancio per l’anno solare 2025, ovvero 18 miliardi di euro sui 30 stanziati
di Daniele Trabucco – L’Ufficio parlamentare di Bilancio del Senato della Repubblica ha rilevato, con particolare riferimento alla fascia di reddito tra i 32.000 ed i 40.000 euro, ossia una parte rilevante del ceto medio, che questa vedrá un inasprimento della tassazione. Infatti, l’Esecutivo Meloni ha modificato il taglio da contributivo a fiscale attraverso un doppio intervento: da un lato l’introduzione di un bonus per i redditi fino a 20.000 euro e poi una detrazione, ovvero una riduzione dell’IRPEF da pagare fino ai 40.000 euro di reddito.
Tuttavia, quest’ultima, sopra i 32.000 euro, decresce rapidamente con la conseguenza di portare ad un progessivo aumento della pressione fiscale. Siamo in presenza di una manovra indegna, fatta di bonus e mancette, che non risolverá né la denatalitá imperante (ci vuole una cultura della natalitá che implichi anche il contrastare con forza le derive Lgbtq+ e gender e rimetta al centro l’ordine naturale), né la questione salariale. I risultati degli eredi della destra sociale..
Prof. Daniele Trabucco – Costituzionalista