Governo ombra, come i manager di Biden hanno gestito l’America

Biden

di Mario Nawfal (imprenditore australiano, fondatore e amministratore delegato di IBC Group)
Mentre i democratici si scagliano contro “l’influenza non eletta” di Elon per aver denunciato spese inutili, un recente rapporto sensazionale rivela un’usurpazione senza precedenti del potere esecutivo: la presidenza di Biden è stata in gran parte gestita da delegati, con i membri del gabinetto che raramente hanno avuto accesso diretto al loro comandante in capo.

Perfino la Segretaria al Tesoro Yellen, tradizionalmente una delle posizioni più importanti del governo, è stata tenuta a distanza, costretta a comunicare tramite intermediari.

I briefing periodici del Segretario alla Difesa Austin divennero sempre più rari, nonostante lo scoppio delle guerre in Ucraina e a Gaza.

I membri del governo hanno smesso del tutto di richiedere l’accesso presidenziale, sapendo che tali richieste sarebbero state respinte. Non si è trattato di una semplice delega, ma di un insabbiamento istituzionale.

Mentre Obama interagiva attivamente con il suo governo per discutere di politica, il team di Biden ha creato una barriera impenetrabile di addetti ai lavori che impartivano direttive dall’alto con scarso coinvolgimento del presidente.

Eppure, quando Elon si è servito della trasparenza di X per ridurre una proposta di legge sulla spesa di 1.547 pagine a 118, gli stessi democratici hanno criticato la sua influenza “ombra”.

L’ipocrisia è sconcertante: Washington preferirebbe che fossero dei dipendenti non eletti a gestire segretamente il potere esecutivo piuttosto che affrontare il controllo pubblico delle sue spese gonfiate.

Il messaggio è chiaro: l’establishment proteggerà i propri membri e combatterà coloro che oseranno sollevare il velo.

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