Immigrazione clandestina, scafista sudanese fermato ad Ancona

Life Support, nave di Emergency

ANCONA, 23 DIC – La Polizia di Stato di Ancona all’esito dell’attività di indagine intrapresa dalla Squadra Mobile durante lo sbarco di migranti avvenuto nelle prime ore di lunedì 17 scorso, presso il porto di Ancona, ad opera della nave “Life Support”, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino sudanese di 25 anni individuato quale scafista dell’imbarcazione soccorsa dalla Ong Emergency.

Successivamente allo sbarco, la Squadra Mobile ha svolto una certosina attività investigativa che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del cittadino sudanese, il quale sarebbe stato individuato dagli altri migranti, quale scafista del gommone soccorso tanto che veniva dagli stessi indicato come “Il Capitano”.

In accordo con il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Ancona, lo straniero è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato aggravato dal trasporto di un numero di migranti superiore a cinque e dall’aver esposto le persone trasportate a pericolo per la propria vita. A conclusione delle operazioni e delle formalità di rito, il cittadino sudanese è stato associato alla Casa Circondariale di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il 20 dicembre scorso, il Gip presso il Tribunale di Ancona ha convalidato il fermo operato dalla Squadra Mobile ed ha disposto nei confronti del cittadino sudanese la custodia cautelare in carcere.

Il 17 dicembre scorso è approdata nel porto di Ancona la motonave “Life Support”, battente bandiera panamense, della Ong “Emergency”, che ha condotto allo sbarco 34 migranti (30 di origine pakistana, 3 di origine sudanese ed 1 di origine afghana) tratti in salvo nel tratto di mare tra la costa libica e l’isola di Malta, in quanto viaggianti a bordo di un piccolo gommone. (ANSA)

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