Notte di bombardamenti in Medio Oriente. Israele ha colpito lo Yemen in risposta all’attacco missilistico degli Houthi avvenuto nella notte verso il territorio dello Stato ebraico. Le forze israeliane hanno sferrato una serie di attacchi aerei sulla capitale yemenita Sanaa e la zona di e Hodeida, prendendo di mira porti e infrastrutture energetiche dei ribelli yemeniti. Israele ha dichiarato di aver colpito “obiettivi militari” appartenenti ai ribelli Houthi dello Yemen dopo aver intercettato un missile lanciato dal gruppo ribelle.
Al momento è imprecisato il numero di civili uccisi e il bilancio è provvisorio: si parla di nove persone morte, di cui sette al porto di Salif e gli altri due all’impianto petrolifero di Ras Issa, nella provincia occidentale di Hodeidah. Le perdite tra i ribelli sarebbero rilevanti.
“L’Idf – si legge in una nota delle Forze di Difesa – ha condotto attacchi precisi su obiettivi militari Houthi nello Yemen, inclusi porti e infrastrutture energetiche a Sanaa, che gli Houthi hanno utilizzato in vario modo a scopi militari”. Secondo l’esercito israeliano, negli attacchi contro lo Yemen hanno preso parte decine di velivoli, tra cui caccia, rifornitori e aerei spia. La controffensiva di Tel Aviv è quindi scattata dopo che l’esercito israeliano aveva intercettato un missile balistico proveniente dallo Yemen, facendo suonare le sirene in tutto Israele. Il missile è stato intercettato dal sistema di difesa aerea a lungo raggio Arrow.
Dura la condanna dell’Iran, che giudica gli attacchi aerei israeliani una “flagrante violazione del diritto internazionale”. Lo ha dichiarato in un comunicato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghai, che ha anche condannato “l’appoggio incondizionato degli Stati Uniti” dato a Israele. Gli Houthi fanno parte dell'”asse della resistenza”, un insieme di milizie e gruppi armati attivi nei paesi del Medio Oriente che operano per conto dell’Iran o che hanno interessi in qualche modo allineati a quelli dell’Iran. Nell’asse sono presenti, che opera nella Striscia di Gaza, e il gruppo paramilitare libanese Hezbollah.
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