“Siamo di fronte al paradosso di una società globale sempre più interconnessa e interdipendente che attraversa una fase in cui si affacciano nuovamente, con ricette stantie, le sirene del settarismo nazionalistico, etnico, quando non arbitrariamente religioso. Divisioni e fratture profonde si moltiplicano. Viene spontaneo chiedersi quale posto abbia la diplomazia in questo contesto, rispetto ad atteggiamenti e a forze – anche di natura non statuale – che si propongono di intaccare la cornice di norme e principi statuiti per assicurare ai membri della comunità internazionale interazioni stabili e ordinate secondo regole riconosciute e valide per tutti”.
Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Farnesina alla diciassettesima Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori.
Parlando dei migranti il capo dello Stato ha sottolineato che i “drammi migratori sono talvolta oggetto di gestioni strumentali da parte di alcuni Stati, per trasformarli in minaccia nei confronti dei vicini, in palese violazione di convenzioni internazionali liberamente sottoscritte”.
“Nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11” è compreso il “diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercito delle libertà democratiche”, ha ricordato il capo dello Stato. Adnkronos