Usa, candidato di Trump al Pentagono ci ripensa: “Sì ai gay nell’esercito”

Pete Hegseth

Pete Hegseth, il candidato di Donald Trump alla guida del Pentagono, ammorbidisce i toni sulla presenza di gay e donne nell’esercito

Nella girandola di incontri con i senatori, Hegseth ha ritrattato quanto scritto nel suo ultimo libro e ha risposto con un secco “sì” a chi gli chiedeva se i gay potessero servire nell’esercito. Lo stesso per le donne. “E’ a favore” della presenza delle donne nell’esercito, ha riferito il senatore Josh Hawley.  tgcom24.mediaset.it

Pete Hegseth, il candidato del presidente eletto Donald Trump per il ruolo di segretario alla Difesa, ha ripetutamente criticato le politiche che consentono alle persone gay di servire nell’esercito statunitense, definendole parte di un’agenda “marxista” volta a dare priorità alla giustizia sociale a scapito della prontezza al combattimento.

Nel suo libro del 2024, ‘The War on Warriors’, e nelle successive promozioni mediatiche di quest’anno, Hegseth ha descritto sia la politica originale del “don’t ask, don’t tell” (“non chiedere, non dire”) sia la sua abrogazione nel 2011 come un “cavallo di Troia” e un “camuffamento” per cambiamenti culturali più ampi che avrebbero minato la coesione e l’efficacia militaretgcom24.mediaset.it

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