Uno tradito dal marsupio Nike. L’altro dalla tuta della “sua” squadra e dai capelli decisamente colorati per passare inosservati
Un ragazzino di 16 anni e un ragazzo di 22, entrambi egiziani, sono stati arrestati nei giorni scorsi a Milano con l’accusa di rapina pluriaggravata perché sospettati di aver aggredito, accoltellato e derubato un uomo di 26 anni la notte dello scorso 28 novembre. Il raid dei due, che erano entrati in azione insieme a un terzo complice, per ora fuggito, era avvenuto all’interno della fermata metropolitana di Uruguay, sulla linea rossa.
Il 26enne era stato sorpreso mentre usciva dalla fermata, era stato accerchiato e poi colpito con calci, pugni e una coltellata alla mano destra. Il branco aveva poi preso un paio di occhiali Prada dal valore di 400 euro e aveva fatto perdere le proprie tracce.
Il giorno successivo, una volta uscito dall’ospedale, il ragazzo era andato a presentare denuncia agli agenti del commissariato Bonola, fornendo una precisa descrizione degli aggressori e raccontando che uno di loro, con mèches arancioni nei capelli, aveva addosso una tuta della Juventus, un altro un vistoso borsello marchiato Nike mentre il terzo era completamente vestito di nero. Gli investigatori hanno così iniziato a dare la caccia ai tre: il 16enne, quello con il borsello, e il 22enne, il “tifoso” bianconero, sono stati individuati martedì scorso in un residence di Pero.
Accompagnati in commissariato, lì sono stati riconosciuti dalla vittima – anche perché erano vestiti con gli stessi abiti che avevano la notte del blitz – e sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Il provvedimento è poi stato convalidato e per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
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